Programmazione di «Gli uomini della luce», film di Katia Bernardi
Il film sulle centrali idroelettriche del Trentino venerdì 9 settembre alle ore 21 al cinema teatro di Cles
Dopo il premio EcoMountain ottenuto
al Cervino CineMountain Festival a Valtournenche (Ao) e la
presentazione in concorso al XVII Film Festival della Lessinia, a
Bosco Chiesanuova (Vr), il documentario sulle centrali
idroelettriche del Trentino diretto da Katia Bernardi e prodotto
dallo Spazio Off di Trento, in coproduzione con Kr Movie e
Provincia Autonoma di Trento torna in Trentino per la proiezione di
venerdì 9 settembre al cinema teatro di Cles (Tn).
Si tratta di un'ulteriore tappa del percorso di restituzione che il
documentario, presentato a maggio al Film Festival della Montagna
di Trento, sta intraprendendo in questi mesi sui territori
interessati dalla costruzione delle grandi centrali
idroelettriche.
Dopo le proiezioni in valle del Chiese (Condino, Daone e alla diga
di Malga Bissina in val di Daone), e quella a San Lorenzo in
Banale, afferente al fiume Sarca, Gli Uomini della Luce arriva a
Cles, a pochi chilometri dal lago artificiale di Santa Giustina e
dalla centrale ex Edison (ora Dolomiti Edison Energy) di Taio-Santa
Giustina, una delle più grandi tra quelle realizzate negli anni
Cinquanta in Trentino.
La proiezione si svolge venerdì 9 settembre alle ore 21 al
cinema teatro di Cles, con ingresso libero.
«GLI UOMINI DELLA LUCE»
Negli anni '50 le più grandi opere di ingegneria industriale e
alcuni dei più famosi registi italiani si incontrano per un
appuntamento con la storia in cima alle montagne e lungo i fiumi
del Trentino.
Sullo sfondo della costruzione dei grandi impianti idroelettrici,
gli «uomini della luce», ovvero chi stava creando la monumentale
impresa di quelle centrali, diventano protagonisti del lavoro di
altri «uomini della luce», i registi e i cineoperatori pronti a
immortalare quel momento storico in quei luoghi.
Il film documentario «Gli uomini della luce» attraversa oltre mezzo
secolo di storia insieme ai testimoni che hanno vissuto in prima
persona l'impresa umana e ingegneristica della costruzione delle
centrali idroelettriche, protagonisti al tempo stesso dei
documentari girati all'epoca da registi come Ermanno Olmi, Dino
Risi e Angio Zane.
Dopo più di cinquant'anni, quei protagonisti tornano oggi tra le
dighe e le centrali che hanno contribuito a costruire e sui luoghi
stessi delle produzioni cinematografiche lì ambientate e di cui
divennero accidentali attori.
Le voci di Pierino Mantovani, Franco Giovannini, Catullo Buratti,
Antonio Bugna e Giuseppe Buratti si incontrano con il racconto per
immagini fatto dai film d'epoca e d'archivio, in un viaggio nella
memoria tra energia, lavoro, ambiente e cinema.