Il 3 luglio di 40 anni fa moriva a Parigi Jim Morrison
Il poeta del «sesso, droga e rock and roll» trasse ispirazione dalle opere dei «poeti maledetti» ed è ricordato come una delle figure di maggiore potere seduttivo della storia della musica rock.

James Douglas Morrison era nato
Melbourne, Florida, l'8 dicembre 1943.
Anche se non occorre dirlo, è bene ricordare che è stato un
cantante e poeta americano nell'epoca d'oro dell'era pop.
Leader carismatico e frontman del gruppo rock statunitense
«The Doors», fu uno dei più importanti esponenti della rivoluzione
culturale del '68, nonché uno dei più grandi cantanti rock della
storia.
Definito il «poeta del sesso e della morte», trasse ispirazione
dalle opere dei «poeti maledetti» ed è ricordato come una delle
figure di maggiore potere seduttivo della storia della
musica rock.
Era soprannominato «Il Re Lucertola», Lizar. Quello richiamato in
un'altra dimensione dai King Crimson in un fantastico LP.
Le sue opere e la sua vita sono oggetto di un'ammirazione quasi
religiosa da parte di numerosissimi fan in tutto il mondo.
Jim Morrison nacque a Melbourne in Florida da George Steve
Morrison, ammiraglio in servizio presso la Marina degli Stati Uniti
(in piena guerra mondiale), e da Clara Clark.
A causa della professione del padre, la famiglia dovette
trasferirsi diverse volte e per questo motivo Jim visse i primi
anni della sua vita in un clima di solitudine, essendo
costretto a cambiare spesso casa, scuola e amicizie.
Trascorse gran parte della sua infanzia a San Diego,
California.
Secondo Morrison, uno dei più importanti eventi della sua vita
avvenne nel 1947 durante un viaggio con la famiglia nel Nuovo
Messico. Egli descriveva così questo fatto:
«La prima volta in cui ho scoperto la morte... io, mia madre, mio
padre, mia nonna e mio nonno stavamo viaggiando in auto attraverso
il deserto all'alba. Un camion carico di Indiani Navahos aveva
sbattuto contro un'altra auto o qualcos'altro: c'erano Indiani
insanguinati che stavano morendo sparsi per tutta la strada. Ero
solo un bambino e per questo dovetti restare in macchina mentre mio
padre e mio nonno scesero a guardare.
«Tutto ciò che vidi fu una divertente vernice rossa e della gente
distesa attorno, ma sapevo cosa stava succedendo, perché riuscivo a
sentire i fremiti delle persone intorno a me, e all'improvviso
capii che loro non sapevano più di me cosa stava accadendo.
«Quella fu la prima volta che ebbi paura... Ed ebbi la sensazione,
in quel momento, che le anime di quegli Indiani morti - forse una o
due di esse - stavano correndomi intorno, ed entravano nella mia
anima, e io ero come una spugna, pronto a sedermi là e
assorbirle.»
Su questo fatto è basata la canzone Peace Frog dei Doors, scritta
proprio dallo stesso Morrison diversi anni più tardi.
Nel 1958 si iscrisse alla Alameda High School, per poi diplomarsi
alla Washington Middle School di Alexandria (Virginia), nel
1961.
Trasferitosi presso i nonni a Clearwater in Florida (mentre la
famiglia si era trasferita a Phoenix), nel 1962 frequentò la
Florida State University.
Nel gennaio 1964, l'intera famiglia tornò a Los Angeles e,
nonostante il padre avesse preferito che il figlio si dedicasse
come lui alla carriera militare, Jim intraprese gli studi presso la
UCLA per diventare regista. Ma dopo aver ricevuto critiche negative
per il suo primo corto realizzato, decise di lasciare
l'università.
Jim Morrison, studente di Cinema alla UCLA di Los Angeles, condusse
una vita in stile bohémienne nelle vicinanze di Venice Beach.
Un incontro casuale con il compagno di università Ray Manzarek li
portò alla formazione dei Doors, in cui confluirono poi anche il
chitarrista Robby Krieger e il batterista John Densmore.
Il nome The Doors (Le Porte) deriva dal verso di una
poesia di William Blake.
«If the doors of perception were cleansed, everything would appear
to men as truly it is: infinite.»
«Se le porte della percezione fossero purificate, tutte le cose
apparirebbero agli uomini come sono veramente: infinite.»
(William Blake, The Marriage of Heaven and Hell - Il matrimonio del
Paradiso con l'Inferno)
Come diceva lo stesso Morrison: «Ci sono il noto e l'ignoto, e in
mezzo ci sono le porte».
Per i Doors, il successo arrivò dopo l'uscita del primo omonimo
album il 4 gennaio 1967, quando i Beatles erano in pieno
successo.
La loro musica era un blues rock psichedelico originale, con le
tastiere di Manzarek che davano l'impronta al sound con motivetti
vaudeville, boogie woogie e jazz. Con la chitarra-flamenco di
Krieger (ora gitana, ora hawaiana) che duettava con le tastiere e
creava l'atmosfera su cui poteva incedere la voce di Morrison.
Il secondo album, forse, ebbe ancora più successo, Strange
Days.
Poi uscì Waiting for the sun il terzo album. Il quarto
The soft parade, che a lui non piacque molto.
Infine gli ultimi due, Morrison Hotel e
L.A.Woman, caratterizzati da un suono quasi totalmente
blues.
Morrison fino alla fine dei suoi giorni si riconobbe come un vero e
proprio poeta, non sopportando tutti quelli che andavano a vedere i
Doors ai loro concerti solo per gli spettacoli e le vicende che si
creavano, senza ascoltare una sola parola delle poesie da lui
create.
Tra i vari soprannomi di Jim Morrison si possono ricordare Mr. Mojo
Risin (un anagramma del suo nome), il Re Lucertola (da un verso del
suo poema Celebrazione della lucertola «I'm the lizard king, I can
do anything», parte del quale appare nell'album del 1968 Waiting
For The Sun nella canzone Not To Touch The Earth).
Nel 1970 Morrison partecipò ad una cerimonia simile ad un
matrimonio, celebrata in stile Wicca, per ufficializzare la sua
unione con la giornalista/scrittrice Patricia Kennealy.
Ma Morrison non la considerò molto seriamente, così come racconta
in un'intervista nel libro Rock Wives della Kennealy. La relazione
infatti non durò molto e fonti attendibili dichiararono che questa
relazione fu tutta una storia inventata dalla Kennealy.
La relazione più seria e duratura fu quella con Pamela Courson (22
dicembre 1946 - 25 aprile 1974), definita «compagna cosmica» da Jim
Morrison, che la incontrò per la prima volta a Los Angeles nel
1965.
Pamela morì per overdose tre anni dopo il compagno.
Negli anni di ascesa al successo dei Doors con l'album omonimo e il
singolo di maggior successo, Light My Fire, lo stile di vita
«sesso,
droga e rock and roll» di Jim era sempre più intenso.
Egli divenne così un accanito alcolista e la band ne risentì.
Nel 1969, sotto l'effetto di stupefacenti, fu accusato di aver
mostrato i genitali al pubblico durante un concerto a Miami e di
aver simulato una fellatio a Krieger mentre suonava: per questo fu
poi processato e condannato.
Le prove addotte sono state oggetto di contestazione, Morrison si è
sempre proclamato innocente e non sono state depositate
testimonianze da parte dei suoi compagni di band, a pochi metri da
lui in quel momento.
Era attratto dalla Cultura beat dei romanzi di Jack
Kerouac. Per esempio fu proprio il romanzo di Jack Kerouac
Sulla strada ad influenzare nel 1965 gli ancora giovani
Jim Morrison e Ray Manzarek, a fare un viaggio verso la famosa West
Coast. Jim Morrison era ammaliato anche dalle poesie di Allen
Ginsberg, di cui si notano influssi nelle sue liriche, dal teatro
greco (Dioniso e da opere come Le Baccanti di Euripide). Si ritrova
comunque nella poetica di Jim Morrison una forte influenza della
poesia simbolista francese (Arthur Rimbaud e la sua filosofia sulla
sregolatezza dei sensi per scoprire l'ignoto).
Già nei primi anni dell'adolescenza si poteva intravedere nella
personalità di Jim Morrison la sua vocazione di poeta. Incominciò
proprio in quegli anni a tenere un diario dove scriveva le sue
prime poesie che sarebbero comparse in futuro nelle sue
canzoni.
Circondato da un'aura che lo ha spesso fatto accostare ai poeti
maledetti e a quelli della beat generation, Jim
Morrison è stato comunque uno dei maggiori ispiratori della cultura
(a parere di molti) legata all'uso di sostanze stupefacenti, di cui
fu accusato di teorizzare il consumo, confortato dal pensiero di
Nietzsche, Rimbaud, Blake, Baudelaire, etc.
Scrisse e pubblicò varie raccolte di poesie, tra cui una pubblicata
postuma, Tempesta Elettrica, da molti considerata l'apice
della sua poetica.
Tracce della sua poesia possono essere rintracciate nei primi album
della band, considerando che era abitudine musicare le poesie che
Jim aveva composto sin dall'adolescenza.
«Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla.
La morte viene una volta sola, giusto? Non voglio mancare
all'appuntamento. [...] Amico non lo so. Potrebbe essere
l'esperienza che ti fornisce il pezzo mancante del
mosaico…»
(Jim Morrison)
Morrison si trasferì con Pamela a Parigi nel marzo 1971 con
l'intenzione di dedicarsi solo alla poesia e di smettere di
bere.
Morì nella sua casa parigina il 3 luglio 1971, nella vasca da
bagno.
A 27 anni Jim trova così la tanto decantata fine («The End...
my only friend, The End...»).
Lasciò tutto ciò che aveva alla sua amata Pam che, poverina, morì
tre anni dopo.
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Dopo la morte di Morrison, i giornalisti pubblicarono articoli nei
quali si parlava della «Maledizione della J».
Dopo la morte di Robert Johnson, Janis Joplin, Brian Jones, Jimi
Hendrix e ora anche Jim Morrison (tutti a 27 anni), si ipotizzò
avessero i giorni contati anche John Lennon e Mick Jagger («And
we laught, like tender children, not satisfied in our souls full
for madness» / «E ridiamo come teneri bambini insoddisfatti
nei nostri animi colmi di follia» ebbe a scrivere per
l'occasione).
Per il trentennale della sua morte nel 2001 è stato pubblicato un
DVD, The Doors - 30 Years Commemorative Edition.
Molti fan e biografi hanno sostenuto che la causa della sua morte
sarebbe stata un'overdose, i referti medici ufficiali parlano di
arresto cardiaco, ma non fu eseguita alcuna autopsia.
Jim è sepolto nel famoso cimitero del Père Lachaise nella capitale
francese.
Ancora oggi la sua tomba è meta di pellegrinaggi da parte di
migliaia di visitatori, curiosi e turisti, attratti dal suo
mito.
L'attuale sepoltura con l'epitaffio in greco è però un rifacimento
di quella originale, che era sormontata da un busto marmoreo
raffigurante Jim e che è stato rubato pochi anni or sono. Questa
sostituzione, effettuata per conto dei genitori del cantante,
riporta una frase in greco antico il cui senso si riferisce alla
coerenza con cui egli visse e la cui traduzione letterale è: nel
segno del suo demone.
Si è sostenuto che Morrison viva ancora in incognito una vita
segreta con Pamela.
Le voci su una presunta seconda vita si moltiplicarono in seguito
alla pubblicazione del libro Vivo! di Jacques Rochard, un grafico
francese, che sostiene di aver incontrato Morrison a Parigi nel
1980 e al quale Morrison stesso avrebbe confessato di aver
inscenato la propria morte per sottrarsi alla pressione della
popolarità e dedicarsi alla poesia.
Diverse persone che frequentarono Jim a Parigi, ricordarono e
ricostruirono i momenti di quella tragica notte del 3 luglio
1971.
In particolare un buttafuori del locale notturno «Rock'n'Roll
Circus» ricorda di aver visto Jim quella sera incontrare uno
spacciatore che vendeva abitualmente droga a Pamela.
Jim, sperimentatore di eccessi, aveva provato l'eroina solo due
giorni prima con Pamela. Poco più tardi il buttafuori venne
chiamato da alcuni clienti che dicevano di un uomo che si era
sentito male alla toilette, ma quando arrivò l'uomo era già stato
portato via.
Altri fatti sono stati giornalisticamente posti in relazione con la
morte di Morrison: il conte Jean de Breteuil, che forniva l'eroina
a Pamela, il giorno dopo partì in tutta fretta con la sua fidanzata
per il Marocco dove rimase poi per alcuni mesi.
Un altro amico si confidò con un'amica modella di Jim, Elizabeth
Lariviere (detta Zozo), preoccupato perché Jim potesse essere morto
in seguito alla droga che gli era stata data.
Poiché per chi è in stato di overdose è importante non
addormentarsi, e poiché una tecnica usata è quella di immergersi o
immergere il corpo in una vasca di acqua fredda, si è congetturato
sulla voce che voleva che Mr. Mojo Risin sia stato trovato morto
proprio nella vasca da bagno.
La mattina del 7 luglio 1971 si celebrarono in gran segreto i
funerali presso l'unico cimitero che ospita gli stranieri a Parigi,
il Père Lachaise.
Parteciparono la fidanzata Pamela Courson, il manager Bill Siddons
e gli amici Agnès Varda e Alain Ronay.
In una recente intervista rilasciata all'inglese Daily Mail, il
tastierista ex Doors Ray Manzarek ha rivelato che Jim Morrison, in
vita, avrebbe più volte fantasticato sull'intenzione di simulare la
propria morte per trasferirsi alle Seychelles, dando nuovo vigore
alle diverse leggende metropolitane nate e sviluppatesi nel corso
degli anni.
Secondo un articolo del 9 luglio 2007 del quotidiano la Repubblica
Jim Morrison non sarebbe morto per cause naturali ma di overdose in
un night club del quartiere latino di Parigi chiamato
Rock'N'Roll Circus.
Sam Barrett, amico del leader dei Doors, racconta che la sera del 3
luglio 1971 Jim sniffò una dose massiccia di eroina e si chiuse
dentro il bagno del locale.
Mezzora dopo Barrett fu avvisato che Jim non usciva, buttarono giù
la porta e lo videro steso per terra con la schiuma alla bocca.
Un medico che era al night club in quel momento disse che si
trattava di overdose, così Barrett e Pamela, per nascondere il
tutto, portarono il cadavere a casa nella vasca da bagno fingendo
che fosse morto per cause naturali.
I sostenitori della teoria del complotto affermano che la morte di
Jim fu tutta una messa in scena da parte della CIA (con la sua,
anche quella Jimi Hendrix e Janis Joplin), per far fuori
dalla circolazione questi cantanti maledetti che con la
loro musica sedussero milioni di fans a rifiutare la guerra in
Vietnam e vivere in libertà.
Si decise che i tre artisti erano figure negative per la società al
punto da influenzare giovani e fan dell'epoca. Si creò quindi una
cospirazione che causò una sorta di noncuranza nei confronti di
questi soggetti, dei quali non si seppe più nulla, se non
soltanto sotto forma di fantastiche leggende sulla vita e sulle
presunte morti.
Il 3 luglio 2011 sono 40 anni dalla scomparsa di Jim Morrison dei
Doors e sono scattate le iniziative in tutto il mondo, dalla
Francia all'Inghilterra passando per l'Italia.
Si è iniziato il 21 giugno con When you're strange (il 3
luglio alle 21.00 su Studio Universal e in versione DVD dal 6
luglio), un docu-film con immagini inedite della band
americana tutto sottolineato dalla voce fuori campo di Johnny
Deep.
Nella versione italiana la voce narrante è di Morgan.
«Ho sempre avuto una passione per i Doors - ha detto - e
soprattutto per Jim Morrison, mi ha sempre ispirato una gran voglia
di fare, non di farmi. Era una macchina sempre in moto, una vera
stella, un grande fuoco che brucia dentro, ed è contagioso.
«Ricordo che quando uscii dalla proiezione del film The Doors di
Oliver Stone, scrissi subito cinque canzoni nuove. Aveva 27 anni
quando è morto, come Hendrix, Janis Joplin e Tenco, un limite oltre
cui non si riesce a passare, ma in quei pochi anni ha prodotto
tanto, con forza, intelligenza e intensità, mentre una persona
normale ce ne metterebbe 60 di anni.»
In contemporanea con la pellicola è stata pubblicata l'omonima
colonna sonora che contiene alcune poesie scritte da Jim Morrison e
lette da Johnny Depp, interviste con gli elementi della band, 14
brani, rare perfomance tratte da Ed Sullivan show, uno
spettacolo della tv danese e live tratti dal festival delle Isole
di Wight.
Il 24 giugno (fino al 21 agosto) la Proud Galleries di Londra
inaugurerà The doors of perception, una galleria fotografica con
scatti di Bobby Klein, il primo fotografo ufficiale della band, e
Frank Lisciandro che ha seguito il gruppo per tre anni mostrando
Morrison on stage e nella vita privata.
Il 3 luglio i due membri tuttora attivi della band, Ray Manzarek e
Robby Krieger daranno vita al Bataclan di Parigi (50 Boulevard
Voltaire) ad un concerto in memoria del loro leader, live che
ripeteranno anche al Pistoia Blues.
Il 9 luglio alle 22 in Piazza Duomo per proporre tutto il
repertorio storico della band californiana arricchito nella
performance dalla voce del giovane Dave Brock.
Nello stesso giorno presso il Teatro Bolognini (Via Del Presto 5) è
stata allestita una mostra fotografica e di memorabilia, verrà
presentato il libro «Il cimitero di Jim Morrison» e ci sarà la
proiezione «The Doors Under Television Skies», video rari e inediti
riguardanti le apparizioni televisive e i video realizzati dalla
band durante i 5 anni della loro carriera.
Da non dimenticare «A collection» un cofanetto in uscita il 5
luglio con la discografia completa della band e «The Doors» (6
luglio), il blu-ray del celebre film di Stone con contenuti
speciali.
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Si ringraziano Wikipedia e Youtube perché senza
di essi non sarebbe stato possibile scrivere questa biografia. Ma
si ringrazia anche Marco Pontoni che qualche mese fa ci aveva fatto
sentire il fantastico wellcome! di Jim Morrison in
Awake.