Home | Arte e Cultura | «Il futuro della Sat» con vivacità, freschezza, coraggio

«Il futuro della Sat» con vivacità, freschezza, coraggio

Ad Avio chiude il 126° congresso Tracciate le linee guida che porteranno all’assemblea elettiva il prossimo aprile 2024

Si è chiuso oggi ad Avio il 126° Congresso della SAT con l’incontro istituzionale che ha tirato le fila di una tre giorni di riflessioni e ragionamenti aventi come tema «Il Futuro della SAT».
Organizzato dalle Sezioni di Ala, Avio, Brentonico, Mori, il Congresso è stato ricco di tante iniziative e, tra gli appuntamenti: l’incontro «Montagna, Volontariato, Giovani, Futuro», organizzato dai giovani volontari delle con la partecipazione della Stazione Ala-Avio del Soccorso Alpino Trentino e dei referenti regionali dei giovani del CAI; la «Festa dei soci benemeriti», ovvero di coloro che hanno tagliato il traguardo dei 50 anni di tesseramento con il Sodalizio.
 
Oggi ad Avio la riunione conclusiva con la partecipazione dei sindaci e delle rappresentanze amministrative di Ala, Avio, Brentonico, Mori.
Sono arrivati i saluti del presidente delle Guide Alpine, Gianni Canale; del rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian («desidero farvi i più sinceri auguri di pieno successo dell’iniziativa, certo che nel Futuro della SAT ci sarà sempre un forte legame con l’Università di Trento); del presidente del Trento Film Festival, Mauro Leveghi («…questa capacità di fare comunità senza chiudersi nel localismo, questa scelta di tutelare e difendere questo piccolo territorio alpino senza rinunciare a scoprire, conoscere e amare le altre Terre Alte del mondo, credo sia il contributo più importante che un ente come la SAT può ancora dare»); del presidente generale del CAI, Antonio Montani («sono contento che la SAT guardi al futuro con spirito di innovazione, lo stesso spirito che stiamo cercando di mettere nel CAI. Condivideremo insieme queste linee di rinnovamento»).  
 
A partecipare anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha voluto salutare il 126° Congresso della SAT evidenziando come «lo stimolo di SAT, anche critico, può essere utile a chi ha responsabilità istituzionali.
«Cinque anni fa abbiamo iniziato il percorso di governo partendo non a caso dagli Stati generali della montagna. E temi come i cambiamenti climatici, l'attenzione al territorio, la sicurezza sono ancora di più attuali.
«Proprio in questi giorni, in sopralluogo sui fronti più danneggiati dal maltempo, si sono visti pezzi di roccia grandi come un'abitazione devastare strade e pendii.
«Continueremo in questo incessante lavoro di presidio e ringrazio la SAT, che con lo spirito del volontariato che contraddistingue il Trentino, contribuisce a mantenere sentieri e percorsi che indubbiamente rappresentano un valore anche per il turismo.»
 

 
La presentazione delle tesi congressuali, elaborate dalle risposte al questionario inviato nei mesi scorsi alla base associativa e ai simpatizzanti del Sodalizio è stato spiegato e analizzato attraverso gli interventi di: Fabio Tognotti, Geremia Gios, Michele Corno, Tiziano Cova, Silvia Miori.
Durante la mattinata di lavori si è percorso un vero e proprio viaggio nel tempo tra passato, presente e futuro.
I relatori hanno costruito un mosaico che vede negli oltre 27 mila soci i suoi tasselli, tra volontà, esigenze, suggerimenti, avvertimenti su ciò che dovrà essere la SAT del futuro.
 
Per la vicepresidente di SAT, Iole Manica, «Il tema di quest’anno nasce dalla necessità di avere dei riscontri da parte dei soci e simpatizzanti sulle attività che in questi anni SAT ha dovuto affrontare.
«Accanto agli ambiti della frequentazione della montagna, dell’ambiente, del territorio, dei valori emergono fronti più difficili, in quanto forse più aridi ma necessari.
«Le nuove norme del Terzo settore e non solo, possono destare critiche e perplessità, pertanto è importante capire se le scelte, anche se obbligatorie, sono state comprese e accettate.
«La consapevolezza di questo è il punto fondamentale per pensare alla SAT del futuro, che dovrà guardare, da una parte a una sua amministrazione sicura e consolidata, e dall’altra al rispetto dei principi sui quali SAT si dovrà sempre ispirare, principi di solidarietà, di tutela ambientale, di conoscenza del territorio oltre all’alpinismo e alla cultura delle valli.»

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande