Il nuovo stato del rugby di Paganica è stato fatto dal Trentino
Domani l'inaugurazione, con il presidente Dellai, dopo un anno di lavori
Dopo il terremoto del 6 aprile 2009,
l'Abruzzo "riparte" anche dallo sport, precisamente da una partita
di rugby, che a quanto pare è lo sport più amato dagli
abruzzesi.
Una partita che di fronte alle difficoltà della ricostruzione vale
una scommessa contro la rassegnazione e che mette in palio la
speranza di un riscatto.
Riparte da quel campo di rugby a Paganica, in via Onna, che ospitò,
poche ore dopo il terremoto, uno dei primi insediamenti di
soccorso.
Domani, dopo il rifacimento operato dal Trentino (il merito
dell'intervento va tutto agli uomini del Servizio Foreste e fauna
della Provincia autonoma) verrà ufficialmente inaugurato dal
presidente Dellai.
L'inaugurazione coinciderà con un incontro di rugby, alle 10,
dell'under 14 di Paganica che incontrerà L'Aquila.
A seguire ci sarà l'incontro dell'under 18 con il Trento, squadre
che militano nella serie C.
E sarà una festa, com'è giusto che sia, che farà ritrovare nello
sport le ragioni di una rinascita sociale.
C'è voluto un anno (considerando la forzata pausa invernale) per
riportare agli antichi splendori il campo di Paganica, dal 25
settembre 2009, data di inizio dei lavori, al 24 settembre 2010,
ieri, quando la fine lavori è coincisa con un intervento di
manutenzione generale del manto erboso e le ultime rifiniture.
Il terremoto aveva reso lo stadio di Paganica inutilizzabile:
recinzioni, pertinenze, spazi per il pubblico, l'impianto irriguo e
quello dell'illuminazione erano rimasti danneggiati in modo tale da
richiedere un intervento di rifacimento complessivo.
Ci ha pensato il Servizio Foreste e Fauna, ripulendo dapprima
l'area e sbancando tutta la superficie di gioco, realizzando il
sistema drenante e la ricarica del terreno, quindi il nuovo
impianto irriguo per alimentare il quale è stato realizzato un
pozzo profondo 90 metri, e per finire la posa del tappeto erboso,
il rifacimento delle recinzioni, il risanamento del calcestruzzo
delle tribune coperte e il rivestimento in legno delle sedute.
Le squadre di rugby di Paganica ora possono tornare a giocare sul
loro campo, e domani mattina alle ore 10 il fischio d'inizio della
prima partita in programma sarà come una sirena che suona dopo la
fine di un bombardamento.
Tutti fuori a festeggiare.
Assieme alla gente di Paganica, di questo paese che per mesi ha
visto all'opera la Protezione civile trentina che qui aveva
installato il proprio campo base, ci sarà anche il presidente della
Provincia autonoma Lorenzo Dellai.
Accanto a lui il presidente della Provincia de L'Aquila, Del
Corvo.
Momento clou, a mezzogiorno, l'inaugurazione ufficiale del nuovo
stadio, con il taglio del nastro e la consegna del pallone con le
firme dei protagonisti di quest'opera di ricostruzione che aiuterà
anch'essa, accanto agli altri innumerevoli interventi portati a
termine dal Trentino (alcuni dei quali ancora in corso ed altri in
programma, quali ad esempio il nuovo auditorium in legno trentino
che sarà realizzato a L'Aquila su disegno dell'architetto Renzo
Piano), a ritrovare la speranza su un prato dove a vincere è la
solidarietà.