Abruzzo. Dopo l’emergenza, un aiuto per lo sviluppo

Dellai incontra monsignor Orlando Antonini e il sindaco di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi

Superata la fase dell'emergenza, l'Abruzzo del post-terremoto torna a guardare al Trentino, chiedendo questa volta di essere accompagnato nello sforzo delle amministrazioni locali di «dare un futuro ai giovani», sostenendo progetti di sviluppo coerenti con le vocazioni del territorio, a partire dal turismo.

Progetti di cui hanno discusso oggi, nel corso di un cordiale incontro con il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, monsignor Orlando Antonini (abruzzese di Villa Sant'Angelo e Nunzio apostolico in Serbia) e il sindaco del paese abruzzese Pierluigi Biondi.

All'incontro sono intervenuti anche l'assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami e il capo della Protezione civile trentina Raffaele De Col.

Monsignor Antonini, che nel terremoto del 6 aprile 2009 ha perso otto parenti, è uno dei più insigni studiosi di architetture religiose e urbane in Abruzzo.
«Vogliamo dare un'opportunità di nuovo sviluppo al nostro paese - ha spiegato il monsignore - e la nostra unica speranza è il turismo. Siamo obbligati a ricostruire i nostri borghi nella loro specificità architettonica ed urbanistica, ma abbiamo bisogno di formare giovani operatori turistici ed anche artigiani del legno, scultori, ebanisti e stuccatori; senza queste figure professionali la nostra ricostruzione ci costerà tre volte.»

«La sfida che ci troviamo davanti - ha aggiunto il sindaco di Villa Sant'Angelo, paese dove la Protezione civile trentina ha realizzato il villaggio Borgo Trento con 94 casette prefabbricate in legno - è quella di ripensare il nostro territorio, invertendo la rotta del declino.»

L'idea, che potrà trovare concreta realizzazione nell'ambito di una nuova partnership tra Trentino e Abruzzo, è quella di promuovere la nascita in provincia de L'Aquila di due scuole, una dedicata alla formazione di operatori turistici ed un'altra orientata all'insegnamento dei mestieri tradizionali.

Un'idea positivamente accolta da Dellai, che a monsignor Antonini ed al sindaco di Villa Sant'Angelo ha risposto offrendo la «massima accoglienza» e disponibilità a ragionare insieme sui temi dello sviluppo, mettendo a disposizione, sulla base di un progetto compiuto che dovrà ora essere messo a punto, l'esperienza maturata dal Trentino nel campo della formazione, facendo riferimento in particolare alla Trento School of Management ed alle scuole professionali.

E proprio in una scuola, quella dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige, si è conclusa la breve visita in Trentino di monsignor Antonini e del sindaco di Villa Sant'Angelo, che hanno colto l'occasione dell'incontro con Dellai per ringraziare ancora una volta la Provincia autonoma di Trento per quanto ha fatto ed ancora sta facendo per l'Abruzzo.

Scheda: Mons. Orlando Antonini

Mons. Orlando Antonini, 65 anni, è nato a Villa Sant'Angelo (L'Aquila), uno dei borghi distrutti dal terremoto del 6 aprile 2009 nel quale ha perso otto parenti.
Ordinato sacerdote nel 1968, è stato parroco di Picenze. Formazione diplomatica presso la Pontificia Accademia, ha fatto importanti esperienze come Segretario in diverse Nunziature apostoliche: Bangladesh, Madagascar, Siria, Olanda, Francia e Cile.

Nel 1999 l'ordinazione episcopale, la nomina a Vescovo e l'affidamento della Nunziatura apostolica in Zambia e Malawi, che ha retto fino al 2005.
Nunzio apostolico in Paraguay fino ad agosto 2009, è ora a Belgrado dove Benedetto XVI gli ha affidato la Nunziatura in Serbia.

Scrittore, musicista e storico, mons. Antonini è uno dei più insigni studiosi di architetture religiose e urbane in Abruzzo.
Di capitale interesse scientifico le sue pubblicazioni, come «L'architettura religiosa aquilana» volumi 1 e 2, «Manoscritti d'interesse celestiniano in Francia», «Chiese dell'Aquila», «Recupero e riqualificazione dei centri storici del Comitatus Aquilanus» e «Villa Sant'Angelo e dintorni».

Le sue pubblicazioni sull'architettura religiosa sono imprescindibile punto di riferimento per studiosi e storici dell'urbanesimo abruzzese.