Al Palasport di Trento la festa per ringraziare tutti i volontari
Bertolaso: «Grazie Trentino, in Abruzzo siete stati eccezionali» Dellai: «Così è il Trentino, con la sua voglia di essere utile anche al resto del Paese.»
«Sono venuto qui per portarvi il
grazie di centomila abruzzesi. Io sono abituato ormai ad assistere
a situazioni tragiche e difficili, e sono dunque testimone di tanti
esempi di efficacia ed efficienza in queste situazioni, ma quello
che ho visto fare dai Trentini all'Aquila ha superato tutte le mie
più rosee aspettative, siete stati davvero eccezionali.»
Guido Bertolaso, responsabile della Protezione Civile nazionale,
avrebbe dovuto essere oggi in cinque luoghi diversi d'Italia. Ma è
a Trento, all'incontro di oggi pomeriggio al Palazzetto del
Ghiaccio con tutte le realtà della Protezione civile trentina e del
Volontariato che sono intervenute in Abruzzo, che ha voluto
esserci.
A lui il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai ha
voluto dedicare uno dei tre applausi, dopo avere dedicato i primi
due alle famiglie dei volontari e a Raffaele De Col, il dirigente
generale del Dipartimento della Protezione Civile trentina.
«Quello che vede qui oggi - ha affermato Dellai a Bertolaso - è sì
la nostra Protezione Civile e il nostro Volontariato, con la sua
competenza e disciplina interna, con la sua integrazione operativa
tra strutture permanenti e del volontariato. Ma qui oggi c'è niente
più e niente meno che il Trentino così com'è. Ci sono la nostra
particolarissima autonomia, la nostra comunità autonoma. Non ci
sarebbe il Trentino autonomo se non ci fosse questo capitale
sociale dato dai valori civili, dal buon senso, dallo stare
insieme, dal darsi una mano. Abbiamo la fortuna di avere ereditato
questa costituzione materiale, base etica, sociale e civile di
questa nostra speciale autonomia, quindi qui c'è il Trentino con la
sua voglia di essere utile anche al resto del paese.»
Molti i vigili del fuoco presenti al Palazzetto, assieme agli
uomini e alle donne degli altri corpi e strutture che fanno parte
del sistema della Protezione Civile trentina, dalla Scuola cani da
ricerca e catastrofe agli alpini dei Nuvola, dal Soccorso Alpino
agli Psicologi per i Popoli alla Croce Rossa.
Uomini e donne che hanno dato un apporto straordinario in Abruzzo
fin dalle prime ore successive al sisma. Ad ognuno di loro è stato
consegnato un attestato, in segno di riconoscenza.
«Dopo tre ore - ha ricordato Bertolaso - i Vigili del fuoco erano
in movimento. Per il terremoto dell'Irpinia il giornale locale
titolava "fate presto!", ma dopo tre giorni, non era ancora
arrivato nessuno. A L'Aquila dopo tre ore c'è stata una chiamata
generale, ma non è servito dare tante indicazioni, semplicemente
dire "partite", ognuno sapeva dove doveva andare e cosa doveva
fare. Dopo 12 ore l'ospedale de L'Aquila, 250 feriti, era stato
evacuato con un ponte aereo, dopo 24 ore c'era già l'ospedale da
campo che riceveva i primi feriti e traumatizzati, c'erano le
tendopoli, le cucine da campo, i posti medici avanzati. Questi sono
fatti, sono gli esempi di una squadra che oggi davvero è orgogliosa
delle proprie differenti divise, scuole, culture e tradizioni e che
però si sente una squadra.»
Bertolaso ha voluto ricordare, tra i tanti, il notevole lavoro
prestato i dai Vigili del Fuoco trentini nella messa in sicurezza
di molti edifici storici e religiosi, a partire dalla chiesa di
Santa Giusta di Bazzano, diventata «il simbolo» di questo tipo di
interventi.
Dellai ha ringraziato Bertolaso per le parole di grande gratitudine
da lui riservate al Trentino. A nome della Provincia (erano
presenti assessori e consiglieri) e di tutte le istituzioni e di
tutti i cittadini, il presidente ha poi ringraziato «ciascuna delle
2.700 persone che sono state in Abruzzo», i dipendenti della
Provincia e della Protezione Civile, le organizzazioni e
associazioni di volontariato.
«Sono stato più volte in Abruzzo, e ancora andrò - ha poi aggiunto
Dellai, rivolgendosi agli uomini e donne della Protezione Civile e
del Volontariato trentini - e ho visto quasi tutti voi all'opera
nei cantieri, quelli materiali e quelli sociali, e tutte le volte
era per me, in quanto presidente del Trentino, motivo di grande
orgoglio e gioia. Nell'onore di essere presidente di questa
provincia, considero un onore del tutto speciale quello di essere a
capo di una Protezione civile che ti fa essere orgoglioso di farne
parte.»
Come detto, Dellai ha voluto dedicare tre applausi. Il primo alle
famiglie dei volontari, «perché dietro alla Protezione civile c'è
il sistema delle famiglie»; il secondo a Raffaele De Col, «perché
sta facendo bene il suo lavoro, e attraverso lui tutte le strutture
della Protezione civile»; il terzo a Guido Bertolaso, «perché con
le sue parole ha dato un'idea nuova della protezione civile in
questo paese, che somiglia molto alla nostra stessa idea, è un modo
di essere della comunità e di vedere le cose».
«All'Aquila - ha concluso Dellai - abbiamo visto un intero paese
rappresentato, che si è mosso con tutte le energie pubbliche e
collettive e con la volontà di risolvere i problemi.»