Inaugurata a Onna la chiesetta in legno alla Madonna delle Grazie

Stefania Pezzopane, ai Trentini: «Vi ringrazio perché siete venuti qui in punta di piedi, ma con lo zaino carico di concretezza»



Sette mesi fa l'inaugurazione della chiesa di Sancatessa, oggi è stata la volta della chiesetta in legno di Onna, una specie di simbolo conclusivo dell'intervento dei Trentini nei paesi terremotati d'Abruzzo.
E c'era una piccola folla a celebrare l'avvenimento al quale hanno partecipato anche numerosi cittadini trentini, in particolare dalla Val di Sole che con il Comitato volontari ha reso possibile la costruzione dell'edificio religioso.

«A nome di tutti ringrazio i Trentini nella persona del presidente Dellai - ha esordito la presidente Stefania Pezzopane - perché siete venuti qui in punta di piedi, ma con lo zaino carico di concretezza".
Accanto a lei anche i vescovi delle diocesi di Trento e L'Aquila, Luigi Bressan e Giuseppe Molinari, l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Beltrami e molti rappresentanti dei mondi del volontariato e dell'economia trentina.

«Ogni volta che ci troviamo assieme a voi - ha risposto il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai - ci sentiamo in famiglia, e siamo contenti di aver potuto offrire un piccolo contributo alla ricostruzione, non solo materiale ma anche delle relazioni di solidarietà. Lo abbiamo potuto fare solo perché, accanto a un apparato di protezione civile sul quale la pubblica amministrazione ha scommesso con convinzione, si è messo in moto tutto il Trentino, attraverso il mondo del volontariato, attraverso la diocesi, attraverso le nostre imprese e le diverse associazioni.»

«Èvero. - ha continuato Dellai. - Ci siamo mossi in punta di piedi, perché la sobrietà e la concretezza sono tratti caratteristici della nostra comunità, certi che in un momento così drammatico occorresse rispondere non con le parole ma con i fatti.»

Dellai si è poi detto convinto che i rapporti nati in questi mesi dureranno nel tempo.

«Non bastano le strutture fisiche - ha concluso - non basta costruire case, scuole e chiese. Bisogna anche ricostituire lo spirito civile e vorremmo essere utili anche lì, convinti che questo sia il dovere di un territorio che ha la fortuna di essere autonomo ma proprio per questo motivo sa di doversi far carico di grandi responsabilità.»

L'assessore Lia Beltrami ha ricordato brevemente la genesi del progetto, nato su impulso del Comitato Volontari Val di Sole, con la collaborazione della Federazione trentina della cooperazione, del Consorzio dei Comuni trentini e della Caritas del Trentino. Progettata dall'architetto Sergio Giovanazzi, la chiesa è abbellita all'esterno da una pavimentazione in porfido donata dall'ESPO mentre accanto all'altare è stata collocata la statua di San Vigilio donata dall'arcivescovo Bressan.