Dopo terremoto: la Protezione civile di Bolzano lascia l'Abruzzo
Dopo sei mesi di permanenza il Campo di Sant'Elìa é stato smontato. Dei quasi 500 assistiti, ne erano rimasti nella tendopoli circa un centinaio
In aprile, dopo la richiesta del
capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso, il
presidente Durnwalder aveva predisposto l'intervento della colonna
di tecnici e volontari provinciali per assistere gli sfollati a
Sant'Elia, una frazione de L'Aquila. Volontari dei Vigili del
fuoco, della Croce Bianca, del Soccorso alpino dell'AVS e del CAI,
della Croce Rossa nonché gli psicologi per l'emergenza e gli
assistenti hanno gestito la tendopoli, sotto la direzione della
Protezione civile provinciale, fino a pochi giorni fa.
«In questi mesi i compiti sono stati suddivisi tra le diverse
organizzazioni, che hanno lavorato in modo egregio.» - Ha
commentato Luis Durnwalder.
I vigili del fuoco volontari con il supporto dei soccorritori
alpini hanno costruito e tenuto in funzione l'intera tecnica del
campo: dall'impianto di acqua potabile al sistema di deflusso delle
acque nere, dalla fornitura di corrente elettrica fino alla
costruzione di una cappella per il campo.
La Croce Bianca ha garantito l'approvvigionamento dei senzatetto e
delle forze d'intervento.
La Croce Rossa si è occupata dell'assistenza medico-sanitaria, gli
psicologi per l'emergenza e gli assistenti spirituali hanno
sostenuto gli sfollati nel superare i traumi.
Già in estate la protezione civile statale ha disposto di
consegnare i campi ad ottobre al Comune. Gran parte della
popolazione ora è sistemata in un prefabbricato antisismico o in un
alloggiamento provvisorio.
«L'inverno in Abruzzo solitamente si presenta molto rigido e una
permanenza nelle tende non é più sostenibile.» - Ha ricordato il
direttore della Protezione civile altoatesina Hanspeter Staffler,
che con la sua squadra ha elaborato un piano di sgombro del
campo.
Il campo gestito dall'Alto Adige nel corso degli ultimi mesi è
stato spesso presentato come campo-modello ed è stato visitato dai
massimi rappresentanti del Governo.
Ultima visita quella del presidente del Parlamento israeliano
Rivlin Reuven con l'ambasciatore di quel Paese Gideon Meir.
Come atto simbolico domenica scorsa sono state montate le campane,
recuperate mesi fa dalle macerie della vecchia chiesa e montate al
campo, nella nuova chiesa provvisoria della frazione di
Sant'Elia.
Conclusa questa esperienza molto importante per la protezione
civile, il direttore Staffler sta organizzando con la sua squadra
un incontro per ringraziare tutti i volontari e professionisti
della protezione civile che hanno dato il loro meglio per aiutare
la popolazione abruzzese così gravemente colpita dal terremoto del
6 aprile scorso.