Terremoto: domani parte il contingente di Bolzano
La richiesta d'intervento è giunta oggi a Bolzano. Gli operatori altoatesini saranno impegnati a Sant'Elia, frazione de L'Aquila
Le autorità che coordinano gli
interventi nelle aree di crisi in Abruzzo hanno chiesto alla
protezione civile altoatesina di intervenire a Sant'Elia, una
frazione a 5 km dal capoluogo L'Aquila, per garantire funzionamento
e approvvigionamento a una tendopoli con circa 600 sfollati. Nel
pomeriggio le forze di intervento altoatesino hanno delineato, in
un vertice straordinario, i dettagli e le modalità dell'operazione,
tenendo aggiornato a Roma il presidente Luis Durnwalder.
La partenza è prevista domani (venerdì 10) all'alba. Alle 4 da via
Lancia a Bolzano si metterà in moto una prima colonna con una
dozzina di automezzi e circa 40 operatori della protezione civile:
5 volontari dei vigili del fuoco, 14 della Croce rossa, 5 del
Soccorso alpino del Cnsas e 5 dell'Alpenverein, 3 operatori del
GOER (Gruppo operatori emergenza radio), 2 radioamatori
dell'i-Linkpacket Radio (comunicazioni tra luogo di intervento e
Bolzano), 2 tecnici della Ripartizione protezione civile, 6
assistenti spirituali e uno psicologo per le vittime colpite
dall'emergenza.
Alle 6 dalla sede della Croce bianca in via Lorenz Böhler a Bolzano
partirà il secondo convoglio composto da 8 automezzi del servizio
di sussistenza della Croce bianca con 15 volontari. Le forze di
intervento dall'Alto Adige si fermeranno in Abruzzo presumibilmente
per una settimana, prima del ricambio con altri volontari.
La colonna altoatesina dovrà garantire a Sant'Elia la sussistenza a
600 persone evacuate, tra cui alcuni disabili, il servizio
sanitario, la protezione antincendio della tendopoli, l'assistenza
psicologica delle persone colpite dal sisma, il supporto logistico
e tecnico nell'area.
Le forze di intervento della protezione civile altoatesina sono
completamente auto sufficienti.