Terremoto d'Abruzzo: Reparti altoatesini in preallarme
Tutto il dispositivo di emergenza è in fase di riorganizzazione, Bolzano attende nuove di disposizioni
Dall'Abruzzo le autorità competenti
hanno confermato alla Protezione civile altoatesina che è in corso
la fase di riorganizzazione delle operazioni dopo la prima
emergenza.
«Ci hanno chiesto di restare mobilitati e, non appena avranno
approntato il piano di redistribuzione di uomini e mezzi di
intervento sul campo, potremo conoscere tempi, modalità e area del
nostro impiego», spiega il direttore della Ripartizione protezione
civile provinciale Hanspeter Staffler.
Conclusa la prima fase dell'intervento in Abruzzo, che ha visto gli
operatori della protezione civile impegnati nel salvataggio dei
feriti e nel recupero delle vittime del terremoto, si stanno ora
pianificando le attività per il ripristino delle condizioni di
sicurezza ed agibilità di edifici, strade e servizi: è quanto hanno
confermato le autorità competenti alla Protezione civile
altoatesina.
«Al termine della fase di riorganizzazione delle forze di
intervento sul territorio sapremo con chiarezza tempi e modalità di
impiego di mezzi e operatori della protezione civile altoatesina»,
spiega il direttore di Ripartizione Hanspeter Staffler dopo il
vertice di crisi conclusosi nel tardo pomeriggio.
I 150 uomini delle forze di intervento dell'Alto Adige restano
pertanto in preallarme e pronti a partire da Bolzano in qualsiasi
momento, per intervenire non appena il comando operativo centrale
avrà comunicato l'area loro destinata e per sostituire i volontari
impegnati nella prima fase dei soccorsi.