Terremoto d’Abruzzo: Partito da Bolzano un secondo contingente
Sono pronti un altro centinaio di operatori della protezione civile, in attesa dell'eventuale chiamata
Un gruppo di ricognizione composto
da rappresentanti di vigili del fuoco volontari, Croce bianca e
Croce rossa, assieme a due tecnici della Ripartizione protezione
civile della Provincia, è partito oggi pomeriggio con due mezzi
alla volta dell'Abruzzo colpito dal terremoto.
A Bolzano sono pronti oltre un centinaio di operatori della
protezione civile, si attende la chiamata dall'area di crisi.
Il presidente della Provincia Luis Durnwalder conferma che «il
coordinamento è cruciale per evitare di intasare la macchina dei
soccorsi.»
La prima squadra di intervento giunta ieri (6 aprile) in Abruzzo
dall'Alto Adige, composta da vigili del fuoco del corpo permanente,
è in azione a Pizzoli, 15 km a nord del capoluogo abruzzese. Oggi
nel pomeriggio è partito per L'Aquila un gruppo di ricognizione,
composto da alcuni rappresentanti dei vigili del fuoco volontari
della scuola di Vilpiano, della Croce bianca e della Croce rossa -
preparati per il servizio di sussistenza - e da due tecnici della
Ripartizione Protezione civile della Provincia.
Oltre un centinaio di operatori della protezione civile altoatesina
resta mobilitato a Bolzano: la colonna si metterà in marcia non
appena arriverà la specifica richiesta dalle autorità che
gestiscono gli interventi nell'area di crisi.
«Prioritario resta infatti il coordinamento delle forze di
intervento impegnate, - conferma il presidente Durnwalder,
referente della protezione civile provinciale. - Non vogliamo
rischiare intasamenti nella macchina dei soccorsi, che proprio
nella prima fase post-sisma devono essere efficienti al
massimo.»
In attesa di conoscere zona e tipologia dell'impiego sul posto, la
protezione civile altoatesina è attrezzata per interventi per
l'approvvigionamento di circa 2000 persone nonché per l'alloggio di
senzatetto in container abitativi.