Emergenza terremoto/ 4. La Provincia ha inviato 120 uomini
La colonna è partita alle 11 ed era composta da 120 persone. Gli elicotteri inviati sono due
costituita un'unità operativa, coordinata dal responsabile della
Protezione civile trentina Raffaele De Col, presso la sede dei
Vigili del Fuoco di Trento. Il protocollo previsto in questi casi
si è messo immediatamente in moto e in poche ore sono state
convocate 120 persone, 70 appartenenti ai Vigili del fuoco
volontari (coinvolti i distretti di Trento e Rovereto, più un
rinforzo da Pergine), 19 appartengono ai Vigili del fuoco
permanenti, 10 ai Nu.vo.la, 5 rispettivamente alla Croce Rossa e ai
corpi Forestali, 10 al Dipartimento della Protezione civile della
Provincia autonoma di Trento.
Assieme ad essi, anche alcuni psicologi.
La colonna mobile, formata da una ventina di mezzi fra leggeri e
pesanti, con altrettanti container con tutte le attrezzature
necessarie per allestire un campo autosufficiente e altro materiale
utile per fronteggiare l'emergenza, si è messo in moto poco dopo le
ore 11. Fra le attrezzature una sala operativa mobile completa di
tutta la logistica, alcune macchine per movimentazione, un Bobcat
con forche, benna, pinza, un Manitou con forche e benna, ed ancora,
tutto il necessario per montare un campo totalmente autonomo
(cucina, gruppo elettrogeno, letti, logistica per l'acqua potabile,
gasolio, fari e quant'altro), vario materiale per lavori di scavo,
puntellazione, recupero di persone eventualmente sepolte dalle
macerie (cuscini sollevatori e persino pistoni che possono
sollevare fino a 1000 tonnellate).
Nella prima mattinata erano partiti per l'Aquila anche due
elicotteri: un Dauphine con un'unità di rianimazione a bordo e un
Corneille di supporto, con alcune unità cinofile (9 in tutto quelle
mobilitate, parte delle quali viaggeranno alla volta dell'Abruzzo
via terra).
La colonna mobile è comandata da Gianfranco Cesarini Sforza e Paolo
Rossi del Servizio prevenzione rischi. Il punto di concentramento è
previsto a L'Aquila in piazza Dalmi. Il primo cambio per il
personale volontario è previsto fra mercoledì e giovedì. Il secondo
cambio (per Vigili del Fuoco volontari e anche il personale
permanente) domenica. Al momento non è possibile sapere quanto
durerà la missione.
Domani mattina partirà alla volta dell'Aquila anche un'unità
tecnica della Protezione civile incaricata di effettuare le prime
verifiche statiche sugli edifici pericolanti; anche l'Università di
Trento, in particolare con i suoi ingegneri, si è messa a
disposizione della macchina degli aiuti. Dalla Magnifica Comunità
di Fiemme è arrivata anche la disponibilità di 180 metri cubi di
legname per puntellazioni: partiranno alla volta dell'Abruzzo già
in giornata, con due autotreni.
«Auguro a tutti di poter dare il meglio di sé, con la generosità e la perizia che il Trentino ha sempre dimostrato in questi frangenti- ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento. - Le notizie che giungono dall'Abruzzo sono drammatiche; vogliamo essere vicini alle popolazioni colpite da questa sciagura in maniera concreta, mettendoci a disposizione delle autorità locali e della Protezione civile nazionale per contribuire ad alleviare le loro sofferenze. A tutti i trentini che si sono messi in moto oggi, e a quelli che seguono la missione da qui, un grande in bocca al lupo.»