Sei anni fa il terremoto dell’Abruzzo, morirono 309 persone

Fu la più grande opera di solidarietà del Trentino: la Provincia spese 17,5 milioni per costruire 500 casette prefabbricate con l'opera di 2.500 volontari

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Sei anni una scossa di terremoto non irresistibile (5,9 gradi della scala Richter) distruggeva centinaia di abitazioni in provincia de l’Aquila, provocando la morte di 309 persone, il ferimento di altre 1.600 e circa 80.000 sfollati
Il Trentino si mobilitò immediatamente e 2.500 di volontari si alternarono per costruire prima dell’inverno 500 casette prefabbricate in legno dotate dei servizi di base. Conoscendo i tempi della ricostruzione, vennero progettate in modo da durare nel tempo. E sono tuttora abitate.
Fu la più grande mobilitazione umanitaria del Trentino, perché la Provincia autonoma di Trento spese per costruirle la considerevole somma di € 17.500.000. I volontari trentini lavorarono gratis.
Fu un lavoro ciclopico, che nessun mezzo di comunicazione nazionale oggi ha ricordato neppure con uno straccio di parola. D’altronde, la solidarietà non viene messa in atto per ottenere un riconoscimento. Ma fra tante parole spese per criticare i lavori non ancora fatti, un minimo cenno poteva essere fatto.
Cliccando la foto che segue si apre la pagina che il nostro giornale dedicò al terremoto dell’Abruzzo, registrando giorno per giorno i passi nell’emergenza fino a raggiungere l’obbiettivo, con due missioni giornalistiche effettuate dalla nostra redazione per prendere atto della tragedia e per registrare le tappe della ricostruzione.
Un totale di 100 articoli, che merita rivederli, per non dimenticare.