All'Agosto degasperiano «Tutti i banchi sono uguali»

Martedì 28 agosto a Levico l’incontro con l'intellettuale romano Christian Raimo

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Martedì 28 agosto alle 20.45 al Parco delle Terme di Levico è previsto l’incontro con Christian Raimo, apprezzato intellettuale, giornalista culturale, insegnante romano.
Ci proporrà una riflessione sul ruolo della scuola come luogo di uguaglianza e punto di partenza per la costruzione della cittadinanza del futuro.
L’evento rientra nella rassegna «Agosto degasperiano – Solitudini», un programma di 14 eventi, con testimonianze, pièce teatrali, film e concerti, tutti ad ingresso libero.
 
«Spesso si dice che la scuola deve servire per immettere i ragazzi nella società. Non è così: serve invece a immaginare una società che ancora non conosciamo. Spesso si dice che i ragazzi devono imparare a essere se stessi; devono invece imparare a diventare se stessi.»
Non poteva che partire dalla scuola la riflessione di Christian Raimo, appassionato insegnante romano, scrittore, traduttore, editor (per Minimum Fax) e apprezzata firma di Minima&Moralia e Internazionale.
«Non solo perché tra quei banchi ha trascorso oltre metà della sua vita, in un’esperienza quotidiana al di qua e al di là della cattedra. Ma anche perché di fronte alla crisi delle altre agenzie educative, la costruzione della cittadinanza del futuro non può più prescindere dalla scuola e dall’impegno militante di chi nella scuola ci lavora.
«Un luogo dove esercitare l’uguaglianza, ultimo baluardo per resistere alle ideologie individualiste e all’elogio della competizione che stanno sfibrando le nostre società.»
 
Christian Raimo incontrerà il pubblico dell’«Agosto degasperiano» martedì 28 agosto alle 20.45 nell’anfiteatro del Parco delle Terme di Levico.
Il titolo del suo intervento, «Tutti i banchi sono uguali», è lo stesso del saggio uscito lo scorso anno per Einaudi in cui l’autore affronta principalmente il concetto di uguaglianza.
Raimo è un intellettuale sensibile e impegnato forte di un osservatorio privilegiato, quello dei banchi di scuola, propone una riflessione su questo tema cruciale partendo dalla storia delle riforme dell'istruzione dagli anni '70 a oggi.
Difende la concezione egualitaria della scuola di Don Milani a fronte dei recenti attacchi al suo pensiero e analizza la situazione attuale attraverso dati molto precisi, come quello inquietante della dispersione scolastica italiana al 14,7% o come quello relativo al 17% degli studenti delle scuole medie che ricorrono alle ripetizioni, segno di inadeguatezza della scuola a sostenere gli studenti in difficoltà.
 
Nell’incontro di martedì lo scrittore cercherà di delineare un quadro dell’istruzione attuale riflettendo su come provare a riconoscere alla scuola il suo ruolo cruciale non solo nella costruzione di competenze davvero utili nel mondo del lavoro, ma anche nel favorire l'uguaglianza sancita dalla Costituzione e nel creare la loro coscienza di cittadini.
 
 Christian Raimo (1975) 
Nasce e cresce a Roma, dove si laurea in Filosofia e cresce professionalmente come insegnante, giornalista e scrittore.
Oltre ad aver collaborato ad alcune riviste letterarie romane, inizia la propria carriera come scrittore.
Tra i suoi libri ricordiamo Le persone, soltanto le persone (2014), Tranquillo prof, la richiamo io (Einaudi, 2015), Tutti i banchi sono uguali. La scuola e l’uguaglianza che non c’è (Einaudi, 2017), Ho 16 anni e sono fascista. Indagine sui ragazzi e l’estrema destra (Piemme, 2018), in cui sviscera l’universo scolastico e propone una lucida analisi sulla moda fascista tra i banchi di scuola.
Ha svolto il lavoro di traduttore per Minimum fax e Fandango, occupandosi di Charles Bukowski e David Foster Wallace.
È collaboratore stabile del «Manifesto», di «Internazionale», del «Sole 24 Ore» e di «Rolling Stone».
 
L’incontro con Raimo rientra nella rassegna «Agosto degasperiano - Solitudini», il programma estivo di eventi organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in Valsugana che propone quest’anno un viaggio alla scoperta dei tanti significati della solitudine: quella che temiamo, quella che subiamo, quella che fuggiamo, ma anche quella che invece abbracciamo per incontrare la nostra libertà e abitare la nostra interiorità.
Un percorso che trae spunto dai grandi temi dell’esperienza di Alcide De Gasperi, che è stato spesso definito «un uomo solo»: agli ospiti non viene però chiesto di parlare dello Statista, ma di testimoniare l’attualità del messaggio degasperiano aiutandoci a riflettere su quei temi che superano i piccoli eventi e abbracciano il senso profondo del vivere.
 
In caso di pioggia l’evento si terrà all’interno di Villa Sissi, presso l’Imperial Grand Hotel di Levico.
Per maggiori informazioni è possibile chiamare la segreteria della Fondazione al numero 0461 314247 oppure consultare il sito www.degasperitn.it.