Enrico Letta e Christoph Cornelissen a Pieve Tesino
Sarà loro la Lectio degasperiana 2017, costruita sul rapporto fra Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer
>
Venerdì 18 agosto alle 17.30 a Pieve Tesino Enrico Letta e Christoph Cornelissen interverranno sul rapporto fra Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, cancelliere tedesco dal 1949 al 1963 e di cui si celebra quest’anno il cinquantesimo dalla morte, e sui rapporti tra l’Italia e la Germania nel quadro di una nuova prospettiva europea.
Per la tradizionale Lectio degasperiana la Fondazione ha invitato Enrico Letta, già Presidente del Consiglio dei Ministri e attualmente Direttore della Scuola di Affari internazionali a Parigi, e lo storico tedesco Christoph Cornelissen, professore alla Goethe Universität di Francoforte e direttore a Trento dell’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler.
I due illustri relatori affronteranno il tema «De Gasperi – Adenauer. Italia – Germania. Ieri, e oggi?»
Dopo l’edizione 2016 del decennale dell’inaugurazione del Museo della Casa natale di Alcide De Gasperi, che ha visto l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Fondazione continua il suo percorso di rivisitazione della grande storia europea chiedendo a due autorevoli ospiti di tratteggiare le relazioni tra i due Padri dell’Europa e soprattutto di collocare il rapporto tra l’Italia e la Germania all’interno di una prospettiva storica e geopolitica per molti aspetti inedita.
L’incontro si terrà poche settimane prima delle elezioni politiche tedesche, indette per il 23 settembre, che concluderanno un anno elettorale di grande importanza per la storia del continente.
Il prof. Cornelissen affronterà il tema dei rapporti tra mondo latino e mondo germanico e delle radici cristiane e sociali dell’Europa, che è stato al centro dell’amicizia e della collaborazione politica tra Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, leader di due paesi arrivati entrambi tardi all’unificazione interna, prima alleati e quindi avversari e comunque usciti sconfitti dalla seconda guerra mondiale.
Ad Adenauer toccò di governare il proprio paese per quasi dieci anni ancora dopo la scomparsa di De Gasperi, ma De Gasperi fu il primo dei grandi politici europei ad aver chiaro fin dal 1946 che, senza una Germania protagonista di un nuovo patto politico di libertà e di democrazia sociale, la storia europea non avrebbe potuto ripartire su basi nuove.
Con riferimento alle varie fasi storiche susseguitesi, Cornelissen chiarirà «perché nei periodi di crisi tornano spesso in primo piano i lati oscuri della storia dei rapporti italo-tedeschi, facendo emergere nell’opinione pubblica un’emotività negativa», mettendo in luce come questi esiti non siano frutto solo di particolari processi storici, ma anche «di una politica del passato e di culture della memoria che si sono sviluppate in modo asimmetrico dopo il 1945», rendendo di fatto i tedeschi e gli italiani «dei vicini distanti».
Enrico Letta partirà invece da una domanda di stringente attualità: «Non sarà che alle origini degli squilibri che hanno caratterizzato gli ultimi tempi della vita europea vi è anche la fine del rapporto privilegiato, intenso e positivo, tra Italia e Germania?.»
Infatti, nel recente passato quella tra i due Paesi oggetto della Lectio degasperiana «è stata una relazione proficua per l'Italia e per la Germania ma è stata fondamentale soprattutto per l'Europa. Grazie alla tensione europeista genuinamente federale dei due paesi si sono superati gli ostacoli che, negli anni, sovranismi e difficoltà nazionali han posto allo sviluppo dell'integrazione comunitaria.»
Anche oggi la Germania è al centro della scena economica e politica europea e su di essa converge lo sguardo di chi la teme e di chi la sostiene.
Ma mai come oggi le opinioni sul ruolo della Germania nell’Europa sono state divergenti e i luoghi comuni abbondano.
Enrico Letta potrà spiegarci qual è davvero il ruolo della Germania nel futuro dell’Europa; potrà farci capire se le accuse alla politica tedesca di essere «dottrinaria» e rigida sono fondate o meno; in che modo è vista la Germania nelle relazioni internazionali e soprattutto come secondo lui dovrebbe svilupparsi l’azione politica italiana nei confronti della democrazia tedesca, in un momento difficile per tutti i tradizionali partiti europei.
«Nel caso della Lectio – ha spiegato il Presidente della Fondazione Giuseppe Tognon – non si tratterà dunque di un ennesimo confronto agonistico, come nel calcio, ma di una riflessione storico e politica importante che interessa da vicino i cittadini italiani e tedeschi, coinvolti in un faticoso processo di reciproco riconoscimento e uniti da un comune destino europeo.»