Rossi: «Dal Presidente un riconoscimento alla nostra Autonomia»

Il saluto del governatore del Trentino Ugo Rossi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella fra politica, responsabilità e autonomia

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Politica, responsabilità, autonomia: è attorno a questi tre concetti che si è sviluppato il saluto del governatore del Trentino Ugo Rossi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi a Pieve Tesino per pronunciare la sua lectio degasperiana, su invito della Provincia autonoma di Trento e della Fondazione Alcide De Gasperi-Gruber, a settant'anni dall'Accordo de Gasperi-Gruber ma anche del referendum che ha sancito l'inizio della storia repubblicana nel nostro Paese.
Politica perché, «nel nome di De Gasperi dobbiamo tutti fare uno sforzo per ridare alla politica la dignità che le appartiene strutturalmente» e che nell'operato del grande statista di origini trentine si traduceva in un insieme di competenza, visione e coraggio.
Responsabilità perché tutti noi, come italiani, siamo responsabili della vita e del futuro della Repubblica, ma come trentini, e come autonomisti, sentiamo una responsabilità particolare, quella, per dirlo con le parole di De Gasperi, «di essere migliori della burocrazia statale, migliori del sistema accentrato statale, migliori soprattutto per quanto riguarda le spese».
 
Infine, appunto, autonomia.
«Questa – ha sottolineato Rossi nel suo indirizzo di saluto – è terra di vera autonomia, non di gretto localismo, una terra che coltiva un'identità plurale, positiva e su più livelli.
«Il presidente del Repubblica Sergio Mattarella ha detto chiaramente che l'Autonomia speciale del Trentino Alto Adige non è un privilegio immeritato ma un'esperienza preziosa per il Paese e per l'Europa, che dobbiamo continuare a coltivare.
«Ciò rappresenta per noi un importante incoraggiamento in questa fase che ci vede impegnati in un processo di riforma che porterà alla revisione dello statuto.
«Dal presidente Mattarella sono giunte parole importanti anche sull'Europa: non può essere basata solo sulle banche, ha detto, ma su comuni valori, che i popoli le nazioni devono costruire e condividere. Noi trentini stiamo cercando di farlo, superando le frontiere, in particolare con l'Euregio.
«Grazie all'Autonomia, qui sul Brennero si è realizzato un percorso esemplare, ha ricordato il capo dello Stato. Dobbiamo esserne consapevoli, con il giusto orgoglio e con l'ambizione di fare sempre meglio, nel solco dell'insegnamento di De Gasperi.»