Fugatti a Vienna per il 50° del secondo Statuto di Autonomia

Tanti gli impegni istituzionali del presidente della Provincia autonoma di Trento

L’incontro con il governatore dell’Alta Austria, Thomas Stelzer, la visita al campo di Gusen e quindi a Mauthausen per proseguire a Mittendorf, la «città di legno» dove furono sfollati migliaia di profughi trentini durante la Grande Guerra; infine, in serata l’intervento all’Accademia diplomatica nell’ambito della conferenza «Alcide De Gasperi: da deputato nel Reichsrat all’integrazione europea».
Questo il programma della prima giornata della missione in Austria del presidente della Provincia autonoma di Trento a Vienna per ricordare i cinquant’anni del secondo Statuto di Autonomia
 
Lo Statuto d’Autonomia è la carta costituente della Regione: esso contiene le indicazioni in merito agli organi della Regione, delle due Province e soprattutto alle competenze, si tratta della base dell’intera architettura dell'Autonomia.
Quello oggi applicato è il Secondo Statuto - il primo è del 1948 - che fu approvato in via definitiva dal Parlamento italiano nel 1972.
Il Secondo Statuto, che trasferì buona parte delle competenze alle Province di Trento e di Bolzano, ha trovato piena applicazione nel 2001, con la riforma la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione, contenuta nella legge costituzionale 3 dell'ottobre 2001.
 
Tanti gli appuntamenti organizzati nell'arco del 2022 congiuntamente da Provincia, Consiglio provinciale e Fondazione, nonché Università degli Studi di Trento ed Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino e altri soggetti istituzionali.
L’evento di domani sera a Vienna vedrà la presenza di sua eccellenza Stefano Beltrame ambasciatore d’Italia in Austria, dell'ambasciatore Emil Brix direttore dell’Accademia diplomatica di Vienna e di Angelino Alfano presidente della Fondazione De Gasperi di Roma.
 
Quella di Vienna è una tappa, importante, di questo percorso, un ulteriore appuntamento si terrà a Roma, quindi a giugno la conferenza finale al Buonconsiglio e infine a Bruxelles, con la consegna di un documento di policy recommendation ai tre presidenti dei territori che compongono l’Euregio, Tirolo, Alto Adige e Trentino, prima delle iniziative previste per il 5 settembre Giornata dell’Autonomia.