«L’incertezza nel futuro dell’Europa: un progetto incompleto»
Carlo Cottarelli ieri a Borgo Valsugana al «Festival del pensiero critico - Trentino 2060»
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È stato l’intervento dell’economista Carlo Cottarelli a concludere, ieri sera a Borgo Valsugana, il «Festival del pensiero critico - Trentino 2060» organizzato dall’Associazione Agorà e dalla Cassa Rurale Valsugana e Tesino nella veste di sponsor principale.
Il tema affrontato da Cottarelli in Valsugana è stato «L’incertezza nel futuro dell’Europa. Le prospettive di un progetto incompleto».
«L’incertezza principale – ha spiegato – è che non si sa se si vuole una Europa unita o meno.
«Tanti non la vogliono, tanti pensano sia meglio avere una Europa disunita. Io credo che, invece, sia importante.
«Se l’Europa vuole contare nel mondo, tutti i Paesi europei devono essere vicini gli uni agli altri.»
Nello scenario pandemico «la reazione dell’Europa è stata molto importante da parte di tutte le istituzioni, a partire dalla Banca Centrale Europea.
«Sono arrivati tanti soldi l’anno scorso, continuano ad arrivarne quest’anno.
«Senza queste risorse sarebbe stato veramente molto più difficile di quanto sia già stato difficile».
«Per la rinascita sociale ed economica occorre fare riforme.
«Quelle riforme che non siamo riusciti a fare in passato. Meno burocrazia, semplificare il sistema pubblico, avere in generale servizi pubblici che funzionano meglio, ed essenziale avere una giustizia che si muove più rapidamente.»
Sul Festival Trentino 2060: «mi piace molto il nome, Festival del pensiero critico. Sono eventi culturali molto importanti e, in quest’area, sono particolarmente belli».
Chi è Carlo Cottarelli
Nato a Cremona il 18 agosto 1954, è un economista, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Visiting Professor all’Università Bocconi. Ha lavorato al Servizio Studi della Banca d’Italia (1981-1987) e all’Eni (1987-1988). È stato direttore degli Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale, commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica sotto il Governo Letta e direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale con il Governo Renzi. Nel 2018 è stato presidente del Consiglio incaricato, prima della formazione del Governo Conte.
Il Festival Trentino 2060
«Il bilancio della nostra iniziativa è sicuramente positivo, – ha osservato il direttore scientifico Davide Battisti. – Il pubblico è sempre stato molto numeroso. Complessivamente, nell’arco dei tre giorni, abbiamo contato circa 1.700 presenze.
«Quattordici relatori hanno contribuito a creare molto interesse attorno alla nostra proposta e ai temi che l’hanno caratterizzata.
«Un evento che ha cercato e trovato un luogo sociale per confrontarsi e dialogare sulle idee della contemporaneità che plasmano la nostra società.»
L’appuntamento che ha consegnato agli archivi l’edizione 2021 è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi rappresentata dal direttore Marco Odorizzi.
«Collaborare con Associazione Agorà – ha osservato – rappresenta un momento importante tra realtà che stanno costruendo uno spazio significativo e che lavorano per nutrire il pensiero e il dibattito pubblico.»
Soddisfatto Arnaldo Dandrea, presidente della Cassa Rurale Valsugana e Tesino.
«Quando si incontra un gruppo di giovani, donne e uomini, così intelligenti così impegnati il successo è garantito, – ha spiegato. – Un successo sotto gli occhi di tutti anche per i numeri che il Festival è riuscito a raccogliere.»