Quattro giornate di formazione nella terra di Alcide De Gasperi
La Fondazione trentina Alcide De Gasperi apre le iscrizioni al percorso informativo «Rifugi del pensiero – Destinazione Tesino»
Aperte le iscrizioni ai «Rifugi del Pensiero – Destinazione Tesino», il percorso formativo ideato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi che vuole mettere alcuni nomi della cultura della montagna in cammino insieme a un gruppo di appassionati partecipanti.
L’obiettivo? Allenare insieme l’immaginazione e allungare lo sguardo con nuovi stimoli, suggestioni e modelli possibili destinati alla comunità dell’Altopiano del Tesino.
20 i posti disponibili, per candidarsi c’è tempo fino al 25 maggio.
Riparte dalla terra natale di Alcide De Gasperi l’attività formativa in presenza promossa dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi.
Sono infatti le terre alte dell’altopiano del Tesino i luoghi d’elezione che accoglieranno un innovativo percorso di formazione in itinere per riflettere su nuove possibili forme di sviluppo delle comunità montane e sulle sfide che queste devono affrontare alla luce degli effetti della pandemia sul tessuto economico e sociale.
«Rifugi del Pensiero – Destinazione Tesino», questo il nome del progetto, nasce infatti da una riflessione sull’azione collettiva necessaria a preservare la media montagna dallo spopolamento e dall’impoverimento delle risorse del territorio.
E, nella convinzione che per affrontare queste sfide sia necessario partire dalle idee, il progetto chiama a raccolta quanti vivono con interesse e preoccupazione il destino del Tesino e più in generale, di quei territori di montagna talvolta impropriamente definiti minori, perché rimasti ai margini del turismo di massa.
Un’esperienza innovativa: 20 partecipanti e cinque relatori che condividono un certo modo di stare al mondo e abitano la montagna in maniera onesta e viva si daranno appuntamento nei quattro sabati di giugno in Tesino, per camminare, discutere e liberare il pensiero.
Si parte sabato 5 giugno con Marco Albino Ferrari, recente vincitore del premio Itas del libro di montagna, quindi il 12 giugno con Franco Michieli, scrittore ed esploratore, il 19 giugno con Vea Carpi e Viviana Maffei, imprenditrici di montagna capaci di coniugare passione e mestiere. La conclusione, sabato 26 giugno, sarà affidata all’antropologo Marco Aime.
I partecipanti avranno così l’occasione di incontrarsi e di mettersi in cammino nei paesaggi naturali del Tesino (Trodo delle Malghe, Trodo di Fradea, Altopiano di Celado, Malga Fierollo) alternando ascolto e dialogo, momenti di sosta e confronto a istanti di meditazione. Insieme raggiungeranno quelli che diventeranno dei «rifugi del pensiero»: malghe e baite di montagna dove, nella quiete dei boschi e dei parti d’alta quota, le idee potranno prendere forma ed essere raccontate.
«L’obiettivo – precisa il direttore della Fondazione Marco Odorizzi – è quello di andare oltre il tradizionale approccio frontale e di proporre un momento formativo di forte coinvolgimento personale.
«La dimensione del piccolo gruppo e un po’ di fatica condivisa (in cammino siamo tutti uguali) offriranno un’esperienza di senso gratificante e corrisposta.»
Secondo il direttore «questo progetto rinnova l’impegno della Fondazione di mettersi al servizio della comunità tesina e trentina, contribuendo a far circolare pensiero ed esperienze e sostenendo così quello slancio creativo e quella capacità di visione di cui la nostra società ha urgente bisogno».
Il progetto è rivolto a un numero massimo di 20 persone, maggiorenni, selezionate per motivazione, sensibilità e afferenza ai temi affrontati.
Ogni giornata di cammino si concluderà poi con un evento pubblico in cui i relatori incontreranno la cittadinanza per raccontare la propria storia, le proprie esperienze e il proprio punto di vista sulla montagna.
«Come ci mostra la figura di Alcide De Gasperi, le grandi idee possono nascere ovunque e il Tesino è da sempre terra di grandi idee e di esperienze innovative. Oggi dobbiamo riallacciarci a questa storia con convinzione e entusiasmo». – È questo l’augurio del sindaco di Pieve Tesino, Oscar Nervo per i Rifugi del Pensiero, a cui si collega anche la collega di Castello Tesino, Graziella Menato, secondo la quale «intraprendenza, pensiero ed energie congiunte» devono essere la ricetta «per una ripresa del Tesino all'insegna del benessere ed il proposito di un futuro più radioso, dove giuste sinergie ci consentano il raggiungimento di un obiettivo comune».
Il Tesino come luogo di natura e pensiero: anche il terzo sindaco della valle, quello di Cinte Tesino, Leonardo Ceccato, è concorde e annuncia: «spiritualità e montagna sono lati della stessa medaglia: per questo nel 2022 inaugureremo un sentiero della meditazione. Un progetto del tutto in sintonia con la sensibilità dei Rifugi del Pensiero».
Come partecipare
Il percorso formativo è rivolto a persone che abbiano compiuto i 18 anni d’età e prevede la partecipazione attiva a tutte le quattro escursioni formative previste dal progetto.
La quota di iscrizione all’intero percorso è di 80,00 euro e include la partecipazione alle escursioni formative e i pranzi nelle strutture lungo il percorso.
Per partecipare al progetto è necessario compilare l’apposito modulo di candidatura online, disponibile sul sito della Fondazione (www.degasperitn.it) entro martedì 25 maggio 2021.
Qualora le domande pervenute superino il numero di posti disponibili verrà effettuata una selezione sulla base delle informazioni e motivazioni presentate da ciascun candidato.
Il percorso è realizzato con il contributo della Strategia nazionale Aree Interne – Area strategica Tesino.
Le tappe del percorso formativo
5 giugno
Raccontare la montagna
Uomini, donne, natura e avventura per una nuova narrazione delle terre alte
Un’escursione nel bosco nei luoghi più silenziosi e appartati del Tesino fino a Malga Fierollo di Sotto con Marco Albino Ferrari, scrittore
Una delle voci più autorevoli della cultura di montagna, recente vincitore del premio Itas del libro di montagna.
Nel 2002 ha fondato la rivista «Meridiani Montagne», che ha animato per un quindicennio. Negli anni Novanta ha diretto la rivista Alp.
E a Sondrio ha creato il museo interattivo CAST, CAstello delle STorie di montagna.
Scrive testi teatrali e libri bellissimi, ha curato la collana «Storie di Montagna per il Corriere della Sera e per l’Editore Hoepli dirige la collana “Selle Alpine”.
12 giugno
A piedi nel proprio paesaggio
L’esplorazione come occasione di formazione, libertà e bellezza
Alla scoperta del Trodo delle Malghe al Passo Brocon: un antico percorso utilizzato dai pastori per raggiungere gli alpeggi con Franco Michieli, scrittore, geografo ed esploratore
Dopo la maturità ha percorso a piedi le Alpi dalla Liguria a Trieste in 81 giorni e da allora non si è più fermato. Ha esplorato le terre selvagge di tutto il mondo, dalla Norvegia ai Pirenei, dall’Islanda alle Ande. Lo ha fatto senza mappe, bussola, Gps, senza cellulare e spesso persino senza tenda. Si orienta con sole, nubi, vento e da anni propone una testimonianza controcorrente rispetto a una civiltà sempre più virtuale. Poco interessato ai risvolti sportivi delle sue avventurose esplorazioni, nei suoi racconti insiste sul valore dell’esperienza umana e sugli aspetti culturali e ambientali degli spazi che attraversa.
19 giugno
Tra passione e mestiere
Un’impronta femminile per vivere la montagna senza consumarla.
Escursione lungo il Trodo di Fradea, una camminata tra i boschi del Tesino con VEA CARPI e VIVIANA MAFFEI, imprenditrici di montagna
Contadina, cuoca, appassionata di lana, Vea Carpi da vent’anni vive in montagna “facendo cose” nell’agritur familiare che gestisce con passione. La sua casa è il Mas del Saro, in val dei Mocheni. Lì panifica e condivide i frutti della terra con i suoi ospiti, secondo il ritmo delle stagioni e con una visione della montagna concreta, rispettosa, pratica, ispirata e nuova. Anche quella di Viviana Maffei è una vita legata da sempre alla montagna e allo scialpinismo, di cui è istruttrice. Ha fondato Itinerande, una piccola locanda a ristorazione biologica ad Andogno, all’imbocco della val d’Ambièz, nel cuore del Brenta meridionale.
26 giugno
Ripensare la comunità
Nuovi immaginari per vivere la montagna
Escursione sull’Altopiano del Celado, dove lo sguardo non trova confini con MARCO AIME, antropologo culturale e scrittore
Amante della montagna in ogni suo aspetto, è probabilmente il più noto antropologo culturale italiano. Fin dall’inizio ha visto nascere la sua passione e i suoi interessi di studio tra i panorami delle alte quote: docente universitario, saggista e scrittore, è uno dei più accreditati specialisti delle dinamiche del turismo responsabile e della vita delle comunità montane.
Per informazioni: 0461 314247
[email protected] - www.degasperitn.it