Intervista a Silvano Grisenti: «Subito la terza corsia da Verona a Modena»
«Il territorio del Trentino Alto Adige non sopportava una terza corsia.» «Ma la Valdastico alleggerirebbe molto il traffico della Vallagarina»
Abbiamo parlato con Silvano
Grisenti, da poco presidente dell'Autobrennero, per chiedergli
alcune delucidazioni sulla «terza corsia dinamica». Ci siamo
trovati proprio di recente intrappolati in autostrada perché
stavano asfaltando la corsia Nord e il traffico era stato
incanalato in entrambe le direzioni nella corsia Sud. Della terza
corsia dinamica, neanche il segno.
Non lo abbiamo trovato subito, e ci siamo messi in lista d'attesa.
Per questo, verso le 18.30, mentre stavo pedalando in tutto relax
sulla ciclabile poco a Nord di Matterello, squilla il cellulare.
Fermo la bici e rispondo.
«Il Presidente è disponibile adesso. - mi dice l'assistente.
Avverte che ho il fiatone. - Può parlare con lui in questo
momento?»
«Sì, certo…»
Me lo passa, mentre cerco di fare mente locale.
«Voleva parlare con me?»
Niente convenevoli, si va direttamente al punto.
«Sì. Volevo chiederle quando potremo vedere in funzione la terza
corsia dinamica.»
«Se tutto va bene, le sperimentazioni inizieranno in
primavera.»
«Sta scherzando?»
«Assolutamente no. Per la legge europea, si tratta sempre di una
corsia di emergenza. Per farla entrare in funzione ci vuole tutta
una serie di precauzioni disposte dalla legge.»
«Non bastano le linee gialle per ridurre le carreggiate e
modificare il tracciato?»
«Solo nei casi di grave necessità.»
«E la chiusura di una delle due corsie per l'asfaltatura non lo
è?»
«E' solo una necessità, ma non grave.»
Dio mio…
«Vuol dire che ci dovremo sorbire tutte le prossime code ancora per
un anno?»
«Senta, nella giornata di ieri sono transitati 360.000
autoveicoli…»
«Non so se farle i complimenti da imprenditore…»
«He he…»
«O lamentarmi da utente…»
«Ci vuole apposita segnaletica luminosa che avverta per tempo, più
un sacco di altre cose che stiamo per mettere in campo.»
«E non prima della prossima primavera,» commento.
«E a titolo sperimentale,» aggiunge.
Sperimentale? «Guardi che sul Golden Gate a San Francisco
lo fanno tutti i giorni da anni…»
«Se è per questo, non occorre andare così lontano. A Monaco di
Baviera…»
«Beh, allora ci sono già modelli comportamentali…»
«Sperimentali.»
Pausa di riflessione. Poi glielo chiedo.
«Posso farle una domanda barbina?»
«Hmm... Sentiamo.»
«Lei avrebbe fatto la terza corsia dinamica?»
«Per forza. In questo territorio ci troviamo a dover dividere lo
spazio con altre arterie della massima importanza, a partire dal
fiume Adige, per passare alla ferrovia del Brennero, la
Statale…»
In quel momento mi trovavo sulla ciclabile, posta proprio
sull'argine dell'Adige. Do un'occhiata all'autostrada sulla destra,
al fiume sulla sinistra, alla ferrovia e alla statale dall'altra
parte del fiume. Poi guardo la ciclabile e mi sento fortunato di
avere quei tre metri a disposizione…
«Pensa davvero quello che sta dicendo, - gli chiedo - o è una
risposta confezionata per la stampa?»
«Può starne certo.»
«E questo vale anche per il tratto da Verona a Modena, dove avete
già il terreno a disposizioone per la terza corsia?»
«Quella è tutt'altra storia. Lì ho già dato ordine affinché vengano
avviate le pratiche per le licenze necessarie.»
«Ahhh, lì fate le tre corsie?»
«Le posso anche anticipare che entro l'anno prossimo ci saranno già
le tre corsie finite e funzionanti tra Verona e Mantova.»
Questa è una notizia. E allora ne affronto un'altra.
«Però ci sarebbe un altro modo per alleggerire anche il tratto da
Verona a Trento.»
«Il completamento della Valdastico?»
«Esatto.»
«E' vero. Quella toglierebbe un sacco di problemi al tratto della
alta e della bassa Vallagarina.»
«Dunque lei è favorevole?»
«Certo, io sono favorevole.»
Ma, ovviamente, non dipende da lui.
«In tutti i casi - conclude in ottimo politichese, ricordandosi le
ammonizioni di Dellai - Dobbiamo alleggerire il traffico puntando
sulla ferrovia.»
«E senza perdere clienti» - commento, chiudendo la linea. Perché il
Tunnel sarà comunque fatto dalla società Autostrada del
Brennero.
Guido de Mozzi