«Educare all’odio» alla biblioteca civica di Trento
La Biblioteca Archivio del CSSEO organizza l’incontro dibattito per le ore 17.30 mercoledì 2 maggio, con Arnaldo Loner, Massimo Libardi e Fernando Orlandi
Nella Germania nazista la propaganda razzista e antisemita investiva capillarmente tutte le fasce della popolazione.
Erano coltivati i peggiori stereotipi sugli ebrei, corpi estranei da allontanare dalla società nazionalsocialista, funghi velenosi da estirpare, pericolosi nemici la cui eliminazione era necessaria.
Dall’uso massiccio della propaganda alla manipolazione della stessa lingua non poteva essere esentata la letteratura per i ragazzi.
Una casa editrice, la Stürmer di Julius Streicher si impegnò in modo particolare, realizzando pubblicazioni illustrate, stampate con cura e diffuse con tirature ragguardevoli.
Documenta questa vicenda la recente pubblicazione di Educare all’odio (Cierre edizioni, 2018), a cura di Ivano Palmieri, prefazione di Gustavo Corni, con testi di Arnaldo Loner.
L’avvocato Loner, appassionato e instancabile custode della memoria delle vittime e dei perseguitati dal nazifascismo, è stato legale di parte civile al processo contro il boia del lager di Bolzano, Misha Seifert.
Conosce come pochi, la storia del campo di concentramento di via Resia.
Ma Loner è anche un appassionato bibliofilo e tre dei volumi illustrati pubblicati dalla Stürmer, che si trovano nella sua collezione, sono stati appunto tradotti in Educare all’odio.
Subito dopo l’ascesa al potere di Adolf Hitler nel 1933 la propaganda nazista investì tutto il mondo giovanile.
I libri di scuola e i sillabari celebravano i fasti, la potenza del nuovo regime e la sua ideologia, all’interno del quale l’antisemitismo occupava un posto di rilievo.
I libri illustrati per ragazzi si vengono ad aggiungere, costituendo una vera e propria scuola dell’odio. In uno di questi, tradotto nel volume pubblicato da Cierre, un capitolo è dedicato al quesito: «Esistono ebrei perbene, ebrei rispettabili».
Alla discussione che si svolge in un’osteria partecipano quattro persone, e tra queste un ebreo. La risposta è, ovviamente, negativa; gli ebrei sono diavoli con sembianze umane.
Si esaminano gli ebrei per gruppi, per professione; ecco allora che gli avvocati calpestano ogni regola deontologica accordandosi per frodare i loro clienti, i medici molestano le pazienti, i padroni di casa mettono sul lastrico i loro inquilini e torve figure di pervertiti cercano di adescare i bambini.
Insomma, per i nazisti «Gli ebrei sono la nostra disgrazia», e «Senza soluzione della questione ebraica, nessuna salvezza per l’umanità».
Si discute dell’antisemitismo nazista e di questa editoria rivolta ai ragazzi nell’incontro-dibattito «Educare all’odio» che si tiene a Trento mercoledì 2 maggio nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale di Trento (Via Roma 55).
Si affronteranno anche altre questioni, quale il rapporto tra totalitarismo e antisemitismo e l’antisemitismo odierno.