La diossina e il fantasma del Vietnam. E dell’Icmesa di Seveso
La quantità di diossina rilevata a Borgo è del tutto irrilevante. Ma forse è bene ricordare che cosa accadde 40 anni fa
Premessa |
Le diossine, dal punto di vista della
nomenclatura chimica, sono una classe di composti organici
eterociclici la cui struttura base consta di un anello con quattro
atomi di carbonio e due di ossigeno. |
Forse i più giovani non lo ricordano, ma «l'agente Orange» era l'arma chimica basata sulla struttura molecolare delle diossine, usata ufficialmente come defoliante per le operazioni militari in Vietnam dal 1962 al 1971.
È stata un'arma che ha dimostrato ampiamente il suo effetto geneticamente devastante: a tutt'oggi decine di migliaia di bambini Vietnamiti nascono malformati. Come in Giappone dopo l'esplosione delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Si trattò a tutti gli effetti di un'arma di distruzione di massa costruita dalla nazione più democratica e pacificatrice del mondo, gli Stati Uniti d'America.
Irrorata in modo pesante su tutto il Vietnam, secondo il motto «we will smoke them out» (noi li staneremo con il fumo), serviva ufficialmente per rendere più mirato l'uso del napalm.
Per queste operazioni, trent'anni fa, gli Stati Uniti hanno impiegato 72 milioni di litri di defolianti ed erbicidi, che fra l'altro vanno aggiunte alle 100.000 tonnellate di bombe al napalm e al fosforo bianco, oltre a gas nervini e ad altre armi non convenzionali.
Immaginiamo che oggi non occorra dire altro per commentare la guerra del Vietnam. Eppure, quarant'anni fa, le notizie che gli Americani gettavano diossina per semplificare le operazioni militari, neppure scalfivano l'opinione pubblica. Era il '68 e noi lo denunciavamo ai quattro venti, ma venivamo accusati di essere vittime di propaganda antiamericana.
Con la conoscenza che si ha oggi della diossina, forse qualcuno potrebbe rivolgere il pensiero con un tardivo senso di colpa agli eventi vergognosi di quella sporca guerra.
Eppure, la popolazione italiana venne a conoscenza tutt'a un tratto di che cosa stava facendo il mondo Occidentale, solo grazie a ciò che accadde poco dopo mezzogiorno del 10 luglio 1976 nello stabilimento chimico dell'Icmesa di Meda, in provincia di Milano.
Una valvola di sicurezza di un reattore esplose provocando la fuoriuscita di alcuni chili di diossina nebulizzata; il vento disperse la nube tossica verso est, soprattutto sulla confinante cittadina di Seveso, in Brianza.
Tutta la zona di Seveso-Meda in provincia di Milano, risultò contaminata.
Fu un dramma che coinvolse migliaia di persone, oltre che di Severo, anche dei comuni vicini. Cominciarono le evacuazioni dalla cosiddetta «zona A» (l'esercito sfollò 733 cittadini), crebbero le ansie per un fenomeno senza precedenti.
La cloracne è il sintomo più eclatante dell'esposizione alla diossina, colpisce la pelle, soprattutto del volto e ancor più se l'esposizione è prolungata, perché si diffonde su tutto il corpo. Si presenta con comparsa di macchie rosse che evolvono in bubboni pustolosi giallastri, orribili a vedersi e di difficile guarigione, con la pelle che cade a brandelli.
Quello che nessuno sapeva fino a quel momento è che la «diossina di Seveso» era prodotta in Italia da una ditta chimica svizzera, che la vendeva all'Esercito Americano che la usava nel Vietnam.
Altra cosa che nessuno sapeva è che tutto il disastro di Seveso fu causato da una sola decina di chilogrammi di diossina nebulizzata sull'area. Sulla foresta Vietnamita sono stati irrorati invece 44 milioni di litri di agente Orange, pari a 170 chilogrammi di diossina…
Lo scopo delle irrorazioni era duplice, quello di stanare il nemico e quello di inibirne i raccolti e prenderlo per fame, contro tutte le convenzioni internazionali sul diritto bellico umanitario.
Inutile dire che l'Orange ha aggredito anche i militari americani presenti in Vietnam e che i reduci veterani e le loro famiglie hanno intentato azioni legali alle compagnie produttrici dei veleni irrorati usati nella guerra chimica.
Alla fine, 70.000 danneggiati sono stati riconosciuti dai tribunali come colpiti dall'Orange e hanno ricevuto congrui indennizzi.
Nessuno indennizzerà il popolo del Vietnam.