Il 4/2 di 500 anni fa, Massimiliano I eletto Imperatore a Trento

L'incoronazione avvenne nel Duomo di Trento e in assenza del papa, il quale però gli inviò l'imprimatur il 12 febbraio

Massimiliano nacque il 22 marzo del 1459, unico figlio dell'Imperatore Federico III e di Eleonora del Portogallo, nel castello di Wiener Neustadt.
Mentre suo padre Federico III voleva chiamarlo Giorgio, nome di un santo guerriero, sua madre, Eleonora di Portogallo, donna molto fantasiosa, voleva chiamarlo Costantino, auspicando per lui un avvenire grande come quello dell'imperatore romano. Ma prevalse la volontà del padrino, il magnate ungaro-slavo Nikolaus von Ujlak, che volle dargli il nome di un santo che aveva trovato il martirio lottando, come lui, contro i Turchi San «Massimiliano» di Celje, l'antica città slovena Celia.
In realtà, Massimiliano non avrebbe amato molto le guerre quanto piuttosto la politica dei matrimoni

A 18 anni suo padre gli fece sposare la figlia del duca di Borgogna, Carlo il Temerario. Maria di Borgogna era la più ricca ereditiera d'Europa e l'acquisizione della Borgogna diede un'impronta particolare alla dinastia asburgica, con un ritorno alla politica dell'Europa occidentale.
La «Haus Oesterreich» divenne la «Maison d'Autriche» e Massimiliano chiamò Filippo il suo unico figlio, nome anche questo inconsueto per un Asburgo e il suo primo nipote, chiamato Carlo come il nonno materno, passerà alla storia come l'imperatore «sui cui domini non tramontava mai il sole».
Francesco I e Carlo V avrebbero scatenato le più devastanti guerre europee dell'Evo Moderno, conflitti di religione che sarebbero passati alla storia come «Guerra dei Trent'anni». Solo il Concilio di Trento avrebbe posto fine alla barbarie portando alla discussione quello che in guerra non era stato possibile conquistare.

Massimiliano I è famoso soprattutto per aver presieduto nel 1495 il Reichstag a Worms, portando così alla Riforma imperiale con la quale si rimodellò la gran parte della costituzione del Sacro Romano Impero. Nel 1508, Massimiliano assunse di propria iniziativa il titolo di Imperatore Romano Eletto (Erwählter Römischer Kaiser), ponendo così fine alla secolare incoronazione dell'imperatore da parte del papa. Proprio a Trento, infatti, Massimiliano I si fece incoronare in Duomo (imperator romanus electus) il 4 febbraio 1508. Oggi si direbbe che fu un'incoronazione anomala, ma «dal grande significato», sia perché si svolse in una città del Reich in modo da tacitare l'opposizione espressa dei principi tedeschi riuniti alla Dieta imperiale di Colonia, sia perché avvenuta non per mano diretta del papa. Comunque sia, pochi giorni dopo la sua incoronazione, papa Giulio II confermò Massimiliano «eletto imperatore». Era il 12 febbraio 1508.

Il 6 giugno di quel medesimo anno, viene sconfitto in Friuli dall'esercito Veneziano che gli imponeva la cessione di numerosi territori e la firma di un trattato triennale di tregua che però non avrebbe mai rispettato in quanto il 10 dicembre dello stesso anno aderiva alla Lega di Cambrai contro la repubblica di Venezia.

Nel 1492, dopo la morte precoce di sua moglie Maria, Massimiliano aveva dovuto cedere tacitamente la Borgogna alla Francia e si trovò implicato in varie guerre inconcludenti. Costituì il famigerato corpo dei Lanzichenecchi, ma riunì sotto il suo impero tutti i vari rami degli Asburgo solo grazie all'aiuto di Sigismondo del Tirolo, morto senza eredi, il quale l'aveva messo in contatto con i famosi banchieri Fugger, che lo finanziarono lautamente, anche perché aveva ereditato le terre di Sigismondo, ricche di miniere d'argento. (I bancheri Fugger avrebbero costruito il proprio palazzo, oggi in Via Manci, 5, quasi 80 dopo.)
Con un doppio matrimonio di due suoi nipoti assicurò agli Asburgo i regni di Ungheria e di Polonia, estese i suoi diritti sulla Bosnia. Nominò sua figlia Margherita governatrice dei Paesi Bassi, carica che mantenne fino alla sua morte nel 1530.
Con l'estinzione dei conti di Gorizia ereditò il loro dominio su tutta la Val Pusteria fino a Lienz ed il Tirolo divenne il paese da lui preferito, dove andava regolarmente a caccia di camosci. Ad un dato punto aspirò persino alla corona di Svezia.

Morì nel gennaio del 1519 e non fu sepolto nel grande mausoleo che si era fatto costruire nel Tirolo a Innsbruck, e neppure nella Georgskapelle di Wiener-Neustadt. Per quello che può servire saperlo, pare che riposi nella Cripta Imperiale dei Cappuccini, nel cuore di Vienna, dove sono sepolti 12 imperatori, 16 imperatrici e un centinaio di arciduchi.