È morto Coronas, ex capo della polizia e ministro dell'Interno
Come vice Capo prima e poi Capo della polizia dal 1967 al 1979, gestì il '68. Fu l'uomo che riformò la polizia
Nel '68 lo consideravamo alla
stregua dei capi delle polizie latino americane di allora, ma oggi
sappiamo che è proprio a lui che si deve la riforma della polizia
che ha cambiato il volto dello Stato.
Giovanni Rinaldo Coronas era nato a Castelvetrano, in provincia di
Trapani, il 10 aprile 1919. La sua carriera era iniziata nel corso
della Seconda guerra mondiale alla questura di Torino, ma già nel
1943 era passato all'Amministrazione Civile del Ministero
dell'Interno, assumendo l'incarico di capo di gabinetto alle
prefetture di Nuoro prima e di Forlì poi. Fu probabilmente questo
ruolo di interfaccia tra vertici amministrativi e polizia a formare
quella sua estrazione professionale che poi emergerà quando
diventerà la massima autorità del Paese.
Giunse alla direzione generale dell'amministrazione civile al
Viminale nel 1954. Divenuto prefetto nel 1967, fu nominato vice
capo della polizia. Nel 1974 divenne Capo della Polizia fino al
1984. In quegli anni di rivoluzione e rivolta, per gli studenti fu
il simbolo del braccio armato dello Stato, ma è un'immagine
distorta, alla quale la memoria deve rendere giustizia.
In effetti fu lui il padre della riforma della Polizia varata nel
1981 con l'unanimità delle forze politiche. Ridisegnò la concezione
dell'ordine pubblico, grazie alla quale il rapporto tra forze di
polizia e cittadini divenne positivo e costruttivo, impostato al
nuovo pensiero concetto per cui «la polizia deve prevenire e la
magistratura reprimere».
Ed è giusto che venga ricordato per questo venga ricordato nella
storia.
Andato in pensione nel 1984 per raggiunti limiti di età, venne
richiamato al Viminale nel giugno del 1995, quando l'allora
Presidente del Consiglio Lamberto Dini - si era in piena
rivoluzione di Tangentopoli - lo nominò Ministro dell'Interno. Vi
resterà un anno.
Morto a Roma all'età di 89 anni, verrà sepolto a Siniscola, in
Sardegna, alla quale era sentimentalmente legato per via delle
origini del padre.
GdM