Il libro storico della settimana – Di Guido de Mozzi
Titolo: D'Annunzio. Il poeta armato Autore: Spinosa Antonio Mondatori Oscar Storia 2005 Brossura, 344 pagine con foto centrali Prezzo € 8,80
IL CONTENUTO
Il poeta
delle "Laudi", il romanziere del "Piacere" e il drammaturgo della
"Figlia di Jorio"; l'audace aviatore della Grande Guerra e il
focoso amante di Eleonora Duse... Sono questi i volti più
conosciuti di Gabriele d'Annunzio, indiscusso protagonista delle
cronache letterarie e mondane degli anni a cavallo tra Otto e
Novecento, sempre pronto a legare letteratura e realtà, nutrendo la
sua arte delle suggestioni di una vita avventurosa e improntando la
sua esistenza a modelli "alti".
Ma il Vate è stato anche un eroe della Prima Guerra Mondiale. E'
stato anche il politico che, sul modello dei principi
rinascimentali, ha governato per 492 giorni la città di Fiume.
Antonio Spinosa in questa biografia racconta tutti gli aspetti di
questa avventura non sufficientemente nota.
IL
COMMENTO
Il dettagliato resoconto dell'avventura
fiumana, un episodio sconosciuto, importante e controverso della
storia italiana del Novecento, serve da spunto a Spinosa per
parlare di una parte sconosciuta, importante e controversa del vate
Gabriele d'Annunzio.
Da questa lettura, si apprendono moltissime cose che la storia e la
letteratura del nostro paese hanno cercato di non portare sui
banchi di scuola. Finalmente si conosce in dettaglio che cosa
accadde, sia attraverso il pensiero e l'azione di D'Annunzio, che
attraverso il comportamento dei capi del governo Nitti
(soprannominato «Cagoia» dal vate) e Giolitti, e dei generali e
ammiragli che sono stati interposti tra governo e D'Annunzio.
Credo che pochi sappiano che sia stata una cannonata esplosa dal
una nostra nave da battaglia sul palazzo della «Reggenza» (morì un
soldato e il poeta fu leggermente ferito) a chiudere la vicenda di
D'Annunzio a Fiume. Da allora il poeta non fu più lo stesso. Si
ritirò nella sua prigione dorata di Gardone e non volle più avere
contatti con nessuno, donne a parte. Perfino Mussolini, che due
anni dopo «chiuse» definitivamente l'avventura di Fiume come voleva
D'Annunzio, ebbe a faticare per riuscire ad essere da lui
ricevuto.
La lettura è scorrevole e la vicenda circostanziata da vero
narratore storico qual è. Lo consigliamo a tutti coloro che sanno
poco o nulla su quella pagina di storia intrecciata alla
letteratura e all'antefatto epico-culturale che ha portato il
Fascismo in Italia.
Unica mancanza, la vera conclusione della vicenda Fiume, quella
appunto operata da Mussolini (che viene solo accennata). E' vero
che Spinosa parlava di D'Annunzio e non della città istriana, ma è
stato come lasciare l'intero argomento in sospeso. Bastava un
capitolo in più, magari un'appendice, e il libro sarebbe stato
secondo me completo.