Il libro storico della settimana – Di Guido de Mozzi
Titolo: Austriaci in trincea nella Grande Guerra Sottotitolo: Il sistema difensivo austro ungarico dai manuali del servizio informazioni italiano Editore: ROSSATO 2006 Pagine: 164 - Brossura - € 18,00
IL CONTENUTO
Con l'unità
nazionale in Italia si pose il problema di creare dei veri e propri
servizi segreti. Dopo l'unità d'Italia, caratterizzata in ambito
militare dal controllo assoluto della Corona sull'Esercito e sulla
Marina, il primo organo di polizia informativa nasce nel 1863 con
la denominazione di Ufficio Informazioni dello Stato Maggiore del
Regio Esercito, sotto la guida del colonnello Edoardo Driquet. È un
organo con competenze esclusivamente militari che tuttavia non
sembrava brillare per efficienza, tanto che venne sciolto dopo le
sconfitte di Custoza e di Lissa.
L'Ufficio fu ricostituito solo nel 1890 con funzioni di polizia e
di controspionaggio. Il comando fu affidato al colonnello dei
Carabinieri Felice De Chaurand De Saint Eustache, nomina che
sottolineava il carattere investigativo della struttura e lo
stretto legame con la monarchia. I Reali Carabinieri erano già
allora un'Arma con funzioni di polizia ed erano tradizionalmente
fedelissimi del re.
Nello stesso periodo fu anche costituito, nell'ambito del Ministero
dell'Interno, l'Ufficio Riservato, con competenze più
specificatamente legate alla sicurezza interna. È a questo punto
che si crea la dicotomia che caratterizza ancora oggi i nostri
servizi di sicurezza, divisi in un ramo militare, con competenze
sulla sicurezza esterna e il controspionaggio (l'attuale SISMI) e
in un ramo civile preposto alla sicurezza interna (l'attuale
SISDE).
Con lo scoppio della prima guerra mondiale il panorama dei nostri
servizi si complicò e a questi due organi si affiancarono altri
servizi informativi dipendenti direttamente dai Ministeri della
Guerra e della Marina.
È proprio in questo periodo che l'Italia mette in atto la prima
vera e propria operazione di intelligence in senso moderno. Il
conflitto e il periodo immediatamente precedente l'inizio delle
ostilità costituirono infatti il primo banco di prova dell'utilizzo
da parte governativa di agenti di influenza, usati per spostare su
posizioni interventiste l'opinione pubblica italiana, in parte
legata a concezioni pacifiste di matrice cattolica e
socialista.
E da questo lavoro, spesso caotico e ancora disorganizzato, emerse
anche una marea di informazioni tecnico-scientifiche che in
quest'opera di Righi e Leopardi si concretizza nei famosi "Manuali
del Servizio Informazioni Italiano".
Da queste fonti tanto ricche, quanto attendibilissime (ricordo
infatti che, mentre i neonati servizi segreti funzionavano
egregiamente, i condottieri italiani, Cadorna per primo, poco si
avvalsero di tale preziosissimo strumento strategico), emergono
tutti i dettagli e i "segreti" del modo in cui l'esercito
Austro-Ungarico attuò la costruzione di avamposti, trincee e, in
generale, sistemi difensivi, sia sull'Isonzo, che in Trentino.
Righi e Leopardi hanno pertanto raccolto, commentandoli, decine e
decine di estratti dai suddetti manuali, offrendoci un "compendio"
all'arte della guerra, così come fu vissuta per tre anni di dura
lotta dagli uomini di Francesco Giuseppe.
Ricco di illustrazioni preziosissime, schemi e tabelle, questo
insolito "manuale di guerra" ha inoltre il pregio di farci
ritornare indietro nel tempo, proiettando la nostra immaginazione
all'interno di avamposti e ridotte austroungariche, con dovizia di
particolari e approfondite spiegazioni tecnico-militari.
Un argomento decisamente insolito dunque, viene sviluppato nel
miglior modo, presentandosi a qualsiasi genere di lettore con
estrema ricchezza di dettagli ed una piacevolissima narrazione.
IL
COMMENTO
In verità, da una premessa come quella che
abbiamo riportato qui sopra, ci aspettavamo qualcosa di più
intrigante, cioè qualcosa che fosse in grado di ricostruire il
complesso (e perfettamente funzionante) sistema di raccolta
informazioni che sia l'esercito italiano che quello austro ungarico
avevano attivato fin da prima dello scoppio della Grande
Guerra.
Invece si tratta di un una sorta di «guida pratica» realizzata
dallo stato maggiore sulla base dello studio e dall'analisi delle
informazioni dei servizi segreti.
Interessante comunque, perché ci si fa un'idea di come veniva
«visto e catalogato» il sistema tattico operativo nemico.
Va da sé che esistevano anche altre raccolte di informazioni, meno
«operative» ma strategiche molto più rilevanti, che poco però
interessavano questa opera. Ci spieghiamo meglio.
Agli ufficiali dei reparti operativi era fondamentale conoscere il
sistema di funzionamento tattico del nemico, possibilmente prima di
imparare a conoscerlo letteralmente sulla propria pelle, per cui
questi manuali erano vitali per tutti gli ufficiali di reparto,
inferiori e superiori che fossero, impegnati in prima e in seconda
linea.
Al comando operazioni strategiche, invece, avrebbero dovuto
interessare le informazioni vitali, quelle che potevano consentire
l'individuazione in anticipo delle mosse del nemico. Come sappiamo,
queste informazioni arrivavano regolarmente sui tavoli del Comando
Supremo, ma non se ne fece mai nulla o quasi. O comunque, non nel
momento cruciale della storia del conflitto, perché nessuno prese
in considerazione la «quasi certezza» che gli austro ungarici e i
tedeschi avrebbero attaccato nella conca di Plezzo. Caporetto era
stata ampiamente prevista dai nostri servizi, i quali evidentemente
erano ben sottovalutati da Cadorna.
Il consiglio è dunque di leggere questo interessantissimo libro
tenendo sempre presente che si tratta di informazioni tecniche
pratiche desunte dai nostri servizi di informazione e distribuite
ai reparti per istruire i nostri ragazzi sulla struttura operativa
del nemico. Così allora il libro diventa prezioso proprio perché
consente di entrare nella parte dei nostri soldati mentre cercavano
di comprendere e di conoscere meglio il modo per combattere,
sfondare o ritirarsi ma, possibilmente, portando la pelle a
casa.
DELLO STESSO
EDITORE
Generalmente non parliamo mai di altre opere
quando presentiamo o commentiamo un libro. Ma dato che siamo
particolarmente amanti dei libri di storia, desideriamo offrire
l'elenco di altre pubblicazioni di Gino Rossato Editore che
trattano argomenti della Grande Guerra, anche perché quest'anno a
ottobre ci sarà il 90° anniversario di Caporetto.
OFFELLI SIRO - 1916 LA SPEDIZIONE PUNITIVA
CAPPELLANO FILIPPO; OFFELLI SIRO
BOMBE A MANO E DA FUCILE ITALIANE DELLA GRANDE GUERRA
STORIA, EVOLUZIONE E CARATTERISTICHE
CASTAGNA ANNALISA; GATTERA CLAUDIO; XOMPERO PIETRO
BATTAGLIONE ALPINI "MONTE BERICO" NELLA GRANDE GUERRA (IL)
I COMBATTIMENTI IN: VAL TERRAGNOLO - PASUBIO - VALLARSA - MONTE
MAJO - BAINSIZZA - CAPORETTO - ALTIPIANI
CASTAGNA ANNALISA; GATTERA CLAUDIO; XOMPERO PIETRO
BATTAGLIONE ALPINI "MONTE BERICO" NELLA GRANDE GUERRA (IL)
I COMBATTIMENTI IN: VAL TERRAGNOLO - PASUBIO - VALLARSA - MONTE
MAJO - BAINSIZZA - CAPORETTO - ALTIPIANI
POZZATO PAOLO-BALLA TIBOR
PIAVE (IL)
L' ULTIMA BATTAGLIA DELLA GRANDE GUERRA
BALDASSARRE ANGELO R.CALVARIO DI UN FANTE (IL)
TRA IL CARSO E L'ALBANIA. LA MIA GUERRA 1915-1918
OFFELLI SIRO
ARMI ED EQUIPAGGIAMENTI DELL'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO DAL 1914 AL
1918 VOL.1
UNIFORMI, DISTINTIVI, BUFFETTERIE
KOZLOVIC ANDREA
STORIA FOTOGRAFICA DELLA GRANDE GUERRA
PIERALLINI LIVIO
ANIME IN GUERRA
UOMINI, MEZZI BELLICI, TRINCEE E ASSALTI
FERRARI P. (CUR.)
GRANDE GUERRA AEREA (LA)
1915-1918 - BATTAGLIE, INDUSTRIE, BOMBARDAMENTI, ASSI ,
AEREOPORTI
MATTALIA UMBERTO
CRONACHE DELLA GRANDE GUERRA 1915-1918
PIAVE
MANTOAN NEVIO
ARMI ED EQUIPAGGIAMENTO DELL'ESERCITO ITALIANO NELLA GRANDE
GUERRA
KRAUSS ALFRED; CERNIGOI E. (CUR.); POZZATO P. (CUR.)
MIRACOLO DI CAPORETTO (IL) IN PARTICOLARE LO SFONDAMENTO DI
PLEZZO
GIACOMEL PAOLO
CAMMINAVANO VERSO L'ITALIA
14 MAGGIO 1917 - 18 AGOSTO 1918
SEMA ANTONIO
SOLDATI E PROSTITUTE
IL CASO DELLA TERZA ARMATA