Dellai: «L’unità e la pluralità danno senso alla nostra Autonomia»
Il commento del presidente della Provincia, che ha guidato una delegazione trentina a Roma per la cerimonia del 150°
«Siamo qui non solo per un dovere
istituzionale ma anche per sottolineare il senso di appartenenza al
Paese Italia che ha compiuto, attraverso la straordinaria figura di
Alcide De Gasperi, un atto di grande coraggio e lungimiranza nel
riconoscere al Trentino quella eccezionale esperienza di democrazia
e libertà che si chiama Autonomia.»
Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento,
Lorenzo Dellai commenta i 150 anni dell'Unità d'Italia oggi
celebrati dal capo dello Stato con una cerimonia a Montecitorio
alla quale erano presenti anche altri trentini tra i quali il
presidente del consiglio regionale Marco De Paoli, l'assessore
Margherita Cogo e il vicepresidente del consiglio provinciale
Claudio Eccher.
Ricordando l'avvio dell'esperienza dell'autonomia speciale Dellai
ha parlato di «atto di coraggio, ispirato allo spirito della
costituzione repubblicana che si fonda sul principio di un Paese
unito e plurale.
«Questa impostazione dei padri della Repubblica interpretata in una
difficile fase storica da statisti quali Aldo Moro e Giulio
Andreotti ha consentito il rafforzamento dell'autonomia trentina
nel quadro di una pacificazione dei gruppi linguistici presenti
nella nostra regione in un percorso che ha dato vita a
quell'esperienza che oggi viene vista come un modello a livello
internazionale.»
«Anche per questo - ha aggiunto Dellai - i Trentini esprimono con
orgoglio il loro senso di appartenenza arricchito dalla piena
coscienza di essere rappresentanti di un territorio particolare e
peculiare che concorre a dare all'Italia la natura di una nazione
unita e plurale come oggi ha detto nel suo discorso il presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano.
«Ma siamo anche orgogliosi di poter testimoniare con la nostra
presenza la forte vocazione europea che proprio il magistero del
trentino Alcide De Gasperi ha contribuito a consolidare in Italia,
affidandoci il sogno di un'Europa che possa essere a sua volta
unita e plurale.
«La nostra stessa storia ci insegna che le zone di confine come la
nostra possono evitare i drammi dei conflitti solo se le nazioni e
l'Europa stessa sanno essere nel contempo unite e plurali.»
Dellai ha voluto inoltre rivolgere un pensiero di stima ed
affetto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
«Esprimo al Presidente della Repubblica - ha concluso Dellai - un
sincero apprezzamento per le autorevoli parole mediante le quali ha
riconosciuto alla nostra Regione una particolare missione, quella
cioè di essere terra di dialogo e convivenza tra sensibilità,
culture e lingue diverse, contribuendo in questo modo al
rafforzamento di quell'idea di Italia unita, plurale ed europea
poc'anzi evocata.
«Per il Trentino, tutto questo si traduce non solo nell'impegno a
coltivare la memoria storica ma anche a preparare un cammino verso
un futuro che poggi sulla consapevolezza delle responsabilità e del
ruolo che abbiamo e di quella particolare vocazione a essere un
laboratorio dove, forti delle belle esperienze passate e presenti
nei campi della convivenza, della ricerca, della formazione,
dell'apertura internazionale, possa non venire mai meno la voglia
di cercare le soluzioni per un domani migliore.»