Verso il 150° anniversario dell'Unità d'Italia/ 4

Il restauro del simbolo del risorgimento italiano: il Monumento a Dante

Per commemorare il 150° dell'Unità d'Italia, il Comune di Trento ha predisposto una serie di iniziative che, come abbiamo detto in un articolo precedente, il sindaco Andreatta ha chiamato «Notte tricolore».
L'iniziativa più significativa, tuttavia, è il restauro del Monumento a Dante.

Costruito nel 1889, fu una vittoria del popolo italiano che riuscì a far erigere nel trentino austriaco il simbolo stesso dell'italianità.
Anche la postura di Dante, con la mano rivolta a nord, secondo gli irredenti meglio informati e i goliardi solitamente irriverenti, indicava agli austriaci il giusto confine.

Il monumento era costato la considerevole (per quei tempi) cifra di 135.000 Lire.
In Trentino la moneta corrente era la Corona, ma la maggior parte dei fondi era stata raccolta in Italia e la realizzazione era stata affidata allo scultore italiano Cesare Zocchi. Che venne pagato in Lire italiane.

Oggi, con un'operazione congiunta fra lo Stato e il Comune di Trento, è stato deciso di finanziare il restauro del monumento stesso, proprio per dare risalto al valore che assunse a suo tempo.
I lavori, purtroppo, non saranno pronti per il 17 marzo, giorno della festa una tantum dell'unità.
Saranno pronti invece per il 2 giugno, festa della Repubblica.

Quello che ci piace evidenziare in chiusura, è che il restauro costa oggi 100.000 euro.
Tenendo conto che a costruirlo furono necessarie 135.000 Lire, inevitabile il paragone tra i valori di oggi e quelli di oltre un secolo fa.
Il Trentino passò dalle Corone alla Lira (con la svalutazione post bellica del 40%) alla fine della Grande Guerra e, dopo il 2002, dalla Lira all'Euro.
Sic transit gloria mundi, ma l'affetto per il nostro Monumento è rimasto immutato.