-
Si deve riprendere a raccontare storie ai bambini e non solo per farli addormentare, ma per aiutarli a costruire internamente fiducia in se stessi e nel mondo
-
Spesso le accuse dell’adulto non sono efficaci perché sono solo verbali, mentre sono i comportamenti da utilizzare nel contraddittorio e nel modo di agire
-
La pornografia non è nuova al mondo, ma adesso con internet è facile da reperire. Prende e cattura particolarmente i teenager: è necessario il «parental control»
-
Diaolgo dal libro di Giuseppe Maiolo e Giuliana Franchini intitolato «Se l’amore ferisce» – Edizioni Erickson
-
Il sequestro in Kenia di Silvia Romani rappresenta in maniera emblematica una duplice forma di violenza che le donne abusate e maltrattate conoscono bene
-
Non è stato un raptus. Marisa Charrère di Aosta, ha ucciso i suoi due figli e si è uccisa narrando, seppur con poche, pochissime parole, la sua infelicità
-
Colpiscono a morte perché narrano un non-sentire e un non-vedere in quanto chi le pronuncia è sintonizzato in modo eccessivo su se stesso
-
I minori non sanno più distinguere né rispettare i ruoli in quanto gli adulti per primi hanno abdicato a questo ruolo dell'autorità
-
Sul caso Desirée abbiamo bisogno di riflettere oltreché discutere se non vogliamo tra qualche settimana dimenticare questo vergognoso episodio
-
Non si tratta di una nuova categoria di molestatori ma di una modalità più comoda e facile per adescare bambini e adolescenti
-
I pedofili sono poco trattabili da un punto di vista clinico perché non motivati al cambiamento e solitamente incapaci di rilevare la dimensione del loro disturbo
-
La riforma che sta per essere varata in parlamento non pone attenzione ad alcuni aspetti psicologici di grande rilievo
-
Quando si guarda allo specchio, il cyberbullo vede la sua immagine enorme, potente, dotata di forza e sicurezza...
-
E' necessario cercare un senso ai comportamenti estremi e agli eccessi che i giovani mettono in atto
-
Un’ennesima assurda tragedia si compie tra i giovani: morire per «gioco»
-
Una volta chi non dava risultati a scuola era un «asino» sia per i docenti che per i genitori. Oggi per fortuna non è più così, ma genitori e docenti sono su fronti opposti
-
I genitori «liquidi» quelli ora presenti e rumorosi, poi immobili e silenziosi se non decisamente assenti
-
Il bullo trova nei comportamenti delle vittime stesse le ragioni che giustificano le sue azioni offensive intenzionali e non casuali
-
Pur restando una prerogativa maschile, negli ultimi anni si è sviluppato un consistente bullismo femminile, più difficile da far emergere e da studiare
-
Gli adolescenti di oggi non sono più problematici i quelli di ieri. Semmai non sanno calibrare a controllare le loro pulsioni. Ma vanno attrezzati per affrontarle