Concluso ad Assisi il viaggio dei presepi trentini
Nella Città della pace anche il presidente Lorenzo Dellai
Col pellegrinaggio di domenica 6
febbraio, si è conclusa ad Assisi l'iniziativa dei presepi
trentini.
Nella città di san Francesco, assieme ad alcuni sindaci e
amministratori locali trentini, oggi anche il presidente della
Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai.
La messa nella basilica inferiore celebrata dal custode del Sacro
Convento Padre Giuseppe Piemontese, la visita al luogo dove è
sepolto San Francesco, il rito dell'accensione della lampada a
pochi mesi di distanza dall'offerta dell'olio, un passaggio negli
angoli più suggestivi del convento francescano. Si è concluso così
l'evento che ha visto per alcuni mesi la presenza nella città della
pace dei presepi trentini.
«Questa esperienza - ha detto il presidente Lorenzo Dellai - ci
ricorda che la storia delle nostre comunità ha solide radici
cristiane, radici che si confrontano con la contemporaneità e i
suoi problemi ma che ancora sorreggono la nostra società.
Attraverso i presepi il Trentino è stato presente in luoghi
simbolici come Assisi e Costantinopoli e lo sarà anche a
Betlemme.
L'accensione della lampada votiva equivale ad una forte assunzione
di responsabilità perchè richiama ai valori della solidarietà,
della coesione, della fratellanza di cui c'è tanto bisogno in tutto
il Paese.
Questa giornata ha quindi un grande valore religioso ma anche
civile.»
Patrizia Ballardini, presidente della Comunità delle Giudicarie, ha
portato ad Assisi il saluto dei comuni e delle comunità del
Trentino.
Ha partecipato alla giornata anche il presidente del Consiglio
regionale Marco Depaoli.
Le voci del coro alpino Re di Castello di Daone hanno reso toccante
e inconfondibilmente trentina la cerimonia ai piedi della
basilica.
Con questo evento si sono concluse le iniziative dedicate al
Natale, come ogni anno a partire dal 2006 quando la Provincia
allestì per la prima volta il presepe in grandezza naturale in
Piazza San Pietro a Roma.
I presepi trentini esposti ad Assisi hanno intanto riscontrato il
gradimento di un pubblico numeroso: oltre 1000 persone al giorno,
per tutti i sessanta giorni dell'esposizione, hanno visitato la
mostra «Dolce Bambin Gesù», allestita nella Basilica degli Angeli
in Porziuncola; 1500 quelle che si sono fermate quotidianamente
davanti al presepe in grandezza naturale davanti alla Basilica
Inferiore.
Una media quotidiana di 3-4.000 visitatori ha visitato invece la
mostra nella chiesa di Sant'Antonio a Istanbul.
Queste iniziative sono state organizzate con la collaborazione
dell'Associazione Amici del presepio di Tesero, paese della Val di
Fiemme che propone ogni anno una rassegna di presepi entrata ormai
nella tradizione.
E' dai primi giorni di dicembre che la tradizione presepistica
trentina ha raggiunto due luoghi simbolo della cristianità
occidentale e orientale: Assisi e Costantinopoli, oggi Istanbul in
Turchia.
Nella città di San Francesco il Trentino ha allestito un presepe a
grandezza naturale con 12 figure intagliate dai mastri artigiani
della Val di Fiemme, una mostra di presepi antichi al museo della
Porziuncola e un albero di Natale, un abete di 15 metri.
Nella Basilica Superiore, nella parte antistante il coro, è stata
esposta una Natività del 1920, realizzata in legno di cirmolo con
oltre 20 figure da 20 centimetri, tutte scolpite e dipinte a
mano.
A Istanbul, in comunione con il Patriarcato Ortodosso, la Provincia
autonoma di Trento ha portato a gennaio una mostra con i più bei
manufatti delle valli trentine.
In gennaio una delegazione trentina ha incontrato a Istanbul il
Patriarca ortodosso Sua Santità Bartolomeo I.
L'incontro si è svolto nella chiesa cattolica di San Antonio dove
l'Associazione Amici del Presepio di Tesero ha allestito, in
collaborazione con la Provincia autonoma, una piccola mostra di
presepi trentini: dodici Natività.
La mostra rimarrà aperta fino al 23 febbraio.