Verso il Natale/ 13 – La tradizione dei presepi Trentini ad Assisi
Domani, nella sollenità dell'Immacolata Concezione
Con il presidente Dellai e gli
assessori Mellarini e Gilmozzi, il ministro Galan e la presidente
dell'Umbria.
La tradizione presepistica trentina raggiunge quest'anno due luoghi
simbolo della cristianità occidentale e orientale: Assisi e
Costantinopoli. Si parte domani, 8 dicembre, con l'inaugurazione ad
Assisi: dopo la messa celebrata nella Basilica Papale di San
Francesco dal presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia,
Cardinal Ennio Antonelli (ore 17.00), alle 18.30 si illumineranno
il presepe a grandezza naturale nella piazza della Basilica
Inferiore e il grande abete con le sue undicimila luci.
Presenti all'inaugurazione - oltre al presidente della Provincia
autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, e agli assessori Tiziano
Mellarini e Mauro Gilmozzi, il cardinale Ennio Antonelli, il
ministro alle Politiche Agricole Giancarlo Galan, il custode del
Sacro Convento padre Giuseppe Piemontese, la presidente della
Regione Umbria Catiuscia Marini, il presidente dell'Associazione
amici del Presepio di Tesero, il presidente dell'Azienda per il
Turismo di Fiemme Piero Degodenz e alcuni rappresentanti della
comunità trentina.
Nella città di San Francesco, fondatore del primo presepe al mondo,
il Trentino allestirà da domani al 6 febbraio, il presepe a
grandezza naturale con 12 figure intagliate dai mastri artigiani
della Val di Fiemme, una mostra di presepi antichi al museo della
Porziuncola e un albero di Natale, un abete di 15 metri.
L'incanto ad Assisi si estenderà anche alla Basilica Superiore, con
la rappresentazione nella parte antistante il coro di una Natività
del 1920, realizzata in legno di cirmolo con oltre 20 figure da 20
cm, tutte scolpite e dipinte a mano.
A Costantinopoli, in comunione con il Patriarcato Ortodosso, la
Provincia autonoma di Trento porterà a gennaio una mostra con i più
bei manufatti delle valli trentine.