Verso il Natale/ 12 – «Inchiostro, asticciole e pennini»
Il libro di Graziana Vecchietti presentato oggi a Sopramonte
A Sopramonte, nell'aula magna della
scuola elementare «Sandro Pertini», è stato presentato il volume di
Graziana Vecchietti «Inchiostro, asticciole e pennini».
Assieme all'autrice sono intervenuti il presidente della Provincia
autonoma di Trento Lorenzo Dellai, il presidente della Cassa Rurale
di Trento Giorgio Fracalossi e la dirigente scolastica Elina
Massimo.
Un viaggio nella storia dell'istruzione elementare del paese di
Sopramonte ma anche un tuffo nell'identità della comunità e una
festa: è stata tutto questo la presentazione del libro di Graziana
Vecchietti «Inchiostro, asticciole e pennini», che si è svolta
questa mattina in un'aula affollata di scolari, genitori, nonni,
insegnanti di oggi e di ieri.
Molti ragazzini si sono presentati nei costumi che rievocavano
varie epoche della scuola e della comunità di Sopramonte, dal 1800
ai giorni nostri, passando per il ventennio fascista e dagli anni
'60, arrivando perfino ad immaginare come saranno gli alunni del
futuro.
«Questa opera - ha detto il presidente Dellai - dimostra una
rinnovata attenzione ai temi della memoria e della storia, che non
sono solamente materia per specialisti ma che si ricostruiscono
grazie ad una azione collettiva che porta a documentare aspetti
importanti delle vicende umane della nostra comunità.
«Vedere i ragazzi nei vari costumi mi porta a fare due
considerazioni: la prima è che la scuola è intimamente correlata
con la vita di una comunità.
«Anche oggi non bastano dotazioni e strumenti, che pure vogliamo
essere i migliori a disposizione, per ottenere dalla scuola i
frutti che ci si aspetta; serve un costante contatto con la
comunità.»
«Per questo - ha aggiunto Dellai - è necessario prendersi cura
della scuola in tutti i suoi aspetti, soprattutto oggi, mentre
andiamo incontro a grandi cambiamenti e a tempi complessivamente
difficili e la scuola è un punto di riferimento. La seconda
considerazione parte dal vedere che col tempo cambiano i linguaggi
e le espressioni dei ragazzi e la scuola deve cambiare di
conseguenza.
«La scuola deve essere al servizio degli alunni e non viceversa,
deve quindi prestare attenzione a tutto ciò che riguarda i
cambiamenti che li coinvolgono per tirare fuori i talenti che
ognuno serba in sè. Questo libro ci aiuta a capire che la scuola è
per i ragazzi. Possiamo ripetercelo orgogliosi dei risultati che
costantemente ottiene il mondo della scuola trentina, in ogni
gradino della scala formativa.»
Anche la dirigente scolastica Elina Massimo ha sottolineato quanto
la scuola sia presente e inserita nel tessuto del territorio e come
la presentazione del libro concluda un percorso di riappropriazione
da parte della comunità del plesso scolastico.
Giorgio Fracalossi ha aggiunto che la scuola deve aiutare i ragazzi
a raggiungere i loro sogni.
Il libro di Graziana Vecchietti è figlio del successo della mostra
storica e fotografica sull'istruzione scolastica trentina allestita
prima a Sopramonte, in marzo e aprile di quest'anno, e poi a
Rovereto in settembre.
Il volume raccoglie, in oltre 250 pagine, i più significativi
documenti didattici e amministrativi, reperti scolastici e
fotografie.
L'intento è mettere in luce gli usi e i costumi, l'atteggiamento
delle famiglie verso la prima alfabetizzazione e verso l'obbligo
scolastico, la fede, la crisi economica, il passaggio dallo stato
di sudditi tirolesi a quello di cittadini italiani, il ventennio
fascista, la seconda guerra mondiale e i timori che si è portata
dietro, la ricostruzione e il ritorno alla vita democratica.
Sarà messo a disposizione delle biblioteche trentine.