«Trento deve ritornare pulita» – Di Alberto Pattini
Questo è l'appello di un gruppo di cittadini che su Facebook hanno aperto un album di fotografie che denuncia il degrado urbano progressivo della città
Trento certamente non è più la città di un anno fa prima del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Abbiamo superato il 74,33% di raccolta differenziata ma quale prezzo abbiamo dovuto sostenere: una città che differenzia molto ma è sempre più sporca.
Se giriamo la città come hanno fatto alcuni componenti del gruppo Facebook «Trento deve tornare pulita» (in due settimane dalla sua attivazione ha raggiunto una considerevole partecipazione di quasi trecento aderenti), vediamo uno spettacolo unico nel suo insieme e desolante non di certo da città al primo posto in Italia per la qualità ambientale.
In molte parti si notano sacchetti «selvaggi» lasciati da chi non vuole pagare il sacchetto due euro oppure dai pendolari portatori di immondizia, extra comunitari che frugano nei cassonetti e poi lasciano tutto in terra, ma anche televisori, computer, tostapane, radio, biciclette, motorini, furgoni, macchine, materassi, indumenti.
Molta di questa improvvisa inciviltà dei Trentini è dovuta anche al comportamento forse troppo repressivo di Dolomiti energia (approvata dal Comune) con il ritiro di 634 cassonetti dai condomini per mancanza di differenziazione. Le multe anche salate possono essere salutari, ma ritirare i cassonetti ci sembra eccessivo.
Sta di fatto che per ritorsione si è scatenata la rabbia di questi cittadini con la corsa a buttare di tutto nei luoghi più impensati. E non è finita qui, esistono sul territorio comunale delle vere discariche con montagne di immondizie accumulate come in Via dei Tigli, al Maso al Desert, dietro la ferrovia della Valsugana in Via Bettini.
Il problema dell'abbandono dei rifiuti non è solo una questione culturale o estetica ma una problematica igienico-sanitaria. Il proliferare dei sacchetti lasciati per terra ovunque attira la fauna autoctona e facilita la loro proliferazione.
Le famose Pantegane sono state viste davanti alle scuole Sanzio, in via 3 Novembre, in Via Gramsci ecc.
Ne viene fuori una fotografia impietosa che stride con il primato di Trento come migliore città italiana per la qualità della vita, recentemente assegnata dal Sole 24ore.
Oltre all'inciviltà di chi getta i rifiuti per terra diventa necessario una maggiore tempestività da parte di Dolomiti Energia, delegata dal Comune a rimuovere questo degrado, una seria politica amministrativa che comprenda misure per una maggior pulizia e soprattutto un'attenta analisi della nuova raccolta rifiuti che nel 2013 ha portato oltre all'incremento della raccolta differenziata anche un incremento del degrado.
Errare umanum est, perseverare diabolicum, dicevano i latini.
Alberto Pattini
(Il Taumaturgo)
Le fotografie sono di Giuseppe Cembran.