Ferrazza saluta la fiaccola olimpica che arriverà in Trentino

E lancia la provocazione delle olimpiadi dei politici: «Così, come gli atleti, si devono impegnare tutti nel rispetto dell’avversario, delle regole, della disciplina»

«Ho chiesto alla fiaccola olimpica di portare il mio saluto in trentino, visto che a casa non ho più tempo di tornarci» – commenta scherzosamente il Sottosegretario Ferrazza che oggi ha voluto salutare personalmente la fiaccola olimpica nel suo passaggio davanti a Palazzo Chigi.
Il percorso della fiaccola è iniziato ieri, dopo l’accensione e la Benedizione speciale di Papa Francesco, e arriverà in Trentino il 9 Dicembre.
Dopo la simpatica battuta il Sottosegretario lascia spazio all’emozione e all’ orgoglio.
 
«La fiaccola è fuoco, è energia. È passione. La fiaccola è lo spirito dei 4.000 studenti universitari che, provenienti da 61 Paesi, arriveranno a competere in Trentino, la mia terra, – prosegue il sottosegretario. – Le Universiadi sono un’importante occasione per comprendere quanto sia importante, soprattutto per i giovani, alimentare una passione.
«Il mio auspicio è che questi atleti, provenienti da culture e religioni diverse, siano testimoni di un messaggio di speranza e di sfida per tutti quei giovani che, oggi disorientati, possano trovare nello sport la possibilità di realizzarsi mettendosi alla prova, ritrovando se stessi e ponendosi sempre nuovi obiettivi.»
 
E, individuando parallelismi e affinità tra sport e politica, lancia una proposta.
«Dovremmo inventarci le POLITICIADI: le olimpiadi dei politici. Dovremmo tutti allenarci con impegno, come gli atleti, al rispetto dell’avversario, delle regole, della disciplina, alla comprensione che si vince solo se si gioca in squadra e che, se si vogliono ottenere dei risultati, bisogna solo allenarsi di più. Così ci mettiamo tutti… in gioco!» 
 
A.P.