Istat: in 10 anni +2,7 milioni di stranieri – Di Alberto Pattini
Assistiamo a un notevole cambiamento in cui prevalgono donne e giovani
Al 9 ottobre 2011 sono stati censiti in Italia 4 milioni 27 mila residenti stranieri, 2 milioni 693 mila in più che nel 2001.
Tra il 2002 e il 2011, pertanto è aumentata dal 2,4% al 6,5% l'incidenza sul totale dei residenti degli stranieri che si caratterizzano per una crescente presenza di donne e giovani.
Lo comunica l'Istat precisando che la popolazione residente straniera è cresciuta ogni anno con regolarità e, anche per tale componente come per quella italiana, la crescita maggiore si è avuta nel 2007-2008 (rispettivamente, 430 mila e 379 mila residenti in più) e nel 2003-2004 (+390 mila e +356 mila).
La crescita della popolazione straniera nel decennio è dovuta a un saldo migratorio con l'estero di 2,5 milioni di unità, cui va aggiunta una quota per effetto della dinamica naturale (+546 mila) e sottratta una quota di acquisizioni della cittadinanza italiana (385 mila).
Consistente è anche la quota di trasferimenti di residenza interni aventi per soggetto cittadini stranieri, superiore a 2,3 milioni nel decennio.
Una trasformazione della popolazione straniera riguarda la composizione per genere. Nel 2002-2011 si va da una situazione in cui gli uomini sopravanzano numericamente le donne (+14 mila) a un'altra in cui prevale la presenza femminile (+246 mila).
Un'altra caratteristica della popolazione straniera è la giovane età media, che nel corso del decennio si mantiene di poco superiore ai 31 anni di età.
Nel 2011 l'incidenza della classe di età 0-4 anni e di quella 25-34 anni supera la soglia del 10%.
Alberto Pattini
(Il taumaturgo)