Casey Stoner si ritira o rimane alla Honda?

Al termine della gara di MotoGp di Estoril, il quesito rimane

Ennesima vittoria di Casey Stoner al termine del GP del Portogallo. Un risultato che arriva in un fine settimana da incorniciare, ma Stoner non sembra comunque soddisfatto, malgrado con questo primo posto il pilota australiano abbia raggiunto le 42 vittorie in carriera (ottavo posto nella classifica dei piloti della storia).
E’ una ricerca della perfezione la sua, e forse a distrarlo sono le numerose voci che in questi giorni ipotizzano il suo (prematuro) ritiro dalle corse.

Certamente non è ciò che vuole la Honda, che anzi punta decisa al rinnovo biennale di contratto con il suo campione, e non sembra voler sentir nemmeno parlare della durata di un solo anno, malgrado le insistenti richieste di Stoner.
Insomma l’unica bagarre (che di certo non stiamo vedendo in pista) si svolge a motori spenti (e a porte ben chiuse).

Diverso è il discorso per Valentino Rossi (settimo al traguardo), che malgrado gli scarsi risultati (o forse proprio per quelli) non ha alcuna intenzione di abbandonare le corse e appare deciso a continuare a lavorare sulla Ducati.
E chissà che non sia stata la tagliente dichiarazione di Shuhei Nakamoto (vice presidente della HRC) a dargli la spinta giusta per ottenere qualche miglioramento.

Il giapponese non l’ha certa mandata a dire (detta “alla Valentino”), e ha invitato il campione pesarese a dimostrare “che il pilota vale più della moto”, riprendendo la dichiarazione che lo stesso Rossi fece nel 2003 annunciando il “divorzio” dalla Honda.

Se dunque Nakamoto (per ora) sorride e si prende la sua rivincita (gelando ovviamente ogni possibilità di ritorno del Dottore alla HRC ufficiale), il mercato dei piloti rimane tuttora un capitolo aperto.

Nel caso di un ritiro di Stoner, la Honda si ritroverebbe infatti a corto di campioni (non ce ne voglia Pedrosa che però attualmente non sembra poter far meglio del terzo incomodo), e c’è chi ipotizza un passaggio di Lorenzo (oggi secondo) alla Honda, e, perché no, a quel punto un ritorno di Rossi proprio in Yamaha.

Ma queste sono solo chiacchiere, e se di questo stiamo parlando (anziché della gara) è perché non c’è proprio nient’altro da dire. I 28 giri all’Estoril sono stati a dir poco noiosi, senza sorpassi e senza sorprese, niente di niente.

Se Rossi non ritornerà presto a dare battaglia, saranno in molti a dover prendere provvedimenti.
Primi fra tutti gli spettatori. A cui consigliamo vivamente una cosa: tenetevi leggeri a pranzo nelle domeniche di gara.
O rischiate di addormentarvi.
 
Francesca Mazzalai
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