Giovanni Floris stravince sugli avversari, sì. Ma quali?

Il successo annunciato di Ballarò, fratello cadetto dello scomparso Annozero

C’era una volta la concorrenza, quel curioso fenomeno che permetteva di vedere un programma televisivo e poterlo confrontare con un altro che si occupasse (più o meno) dello stesso argomento.
Così almeno è stato per qualche anno, quando su RaiTre esisteva Ballarò e su RaiDue Annozero.
 
Come due bravi fratelli (nutriti dalla stessa mamma, la Rai), Floris e Santoro si spartivano i telespettatori amanti del dibattito politico (e perché no, anche dei pittoreschi sproloqui di alcuni ospiti).
Le cose sembravano procedere a gonfie vele. Grande successo per Santoro, un po’ meno per Floris (ma in fondo è giovane – ci si diceva – si farà…). Finché un giorno…
 
Tutto accade in pochi mesi. A maggio del 2011, alla fine della stagione televisiva, il conduttore di Annozero dichiara «Basta, me ne vado».
Comincia così un balletto di indiscrezioni che prima lo vuole a La7 (facendo letteralmente decollare il titolo Telecom in borsa) poi invece a Sky (con relativo crollo del suddetto titolo).
 
Insomma, Santoro lascia la Rai e (come sapete) comincia una nuova trasmissione (Servizio Pubblico) sul satellite.
E Floris…?
Improvvisamente, il giovane conduttore si ritrova unico pretendente al trono (avete presente quei romanzi in cui il fratello maggiore muore in guerra e il minore eredita tutto?).
 
Ecco allora spiegato il sorriso sornione che vediamo da qualche tempo sul volto di Floris, ma soprattutto quell’inedita aria spavalda con cui zittisce gli ospiti litigiosi (lui lo chiama abbassare lo studio).
Il giovane conduttore è cresciuto ed è perfettamente consapevole del vuoto lasciato da Santoro e gongola nel veder (inevitabilmente) affluire una parte degli ex spettatori di Annozero.
 
Eppure non basta la mancanza di Santoro per spiegare quello che sta accadendo nel panorama televisivo.
Mentana, Gad Lerner, Lucia Annunziata, addirittura Bruno Vespa, tutti in queste settimane si sono lanciati in una serie di dirette televisive, tutte con un unico tema di fondo: la crisi dell’Italia.
 
Gli spettatori preoccupati si sono fatti più attenti e gli ascolti di tutte quelle trasmissioni che si occupano del tema caldo dell’anno sono inevitabilmente cresciuti.
Ma mi raccomando, questo non ditelo al fratello cadetto. Lui è convinto che sia tutto merito suo.
 
E per salutarvi come ama fare lui… Alè.
(Bah…)
 
Francesca Mazzalai
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