Il Trentino Rock, dagli anni '60 a oggi/ 4 – I Dollari

Gabrielli, leader del primo gruppo trentino nato agli inizi degli anni 60: «Abbiamo perso due treni che potevano cambiare la nostra vita»



Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle più importanti Band Trentine degli anni 60, facendo un passo indietro.
Sì, perché se la storia ha affidato a Gianci Virgillito il ruolo di "Padre" della musica rock trentina, in realtà c'è stato un complesso che è nato prima dei Flying Drakes: i «Dollari».
Le notizie danno per certo che questa formazione, composta da Armando Franceschini, Renato Gabrielli e Giorgio Barelli, sia stata la prima vera band della storia Trentina. Era il 1961.

I dollari risultano anche il gruppo più longevo di quegli anni, dato che la loro avventura finirà nel 1970.
Contrariamente a molti altri gruppi dell'epoca, il loro repertorio spaziava dal Rock 'n roll alla musica leggera e al ballabile.
Per molti anni terranno concerti al Lido Di Levico, insieme ai nomadi, vincendo poi molte rassegne musicali italiane dedicate ai gruppi emergenti.

Renato Gabrielli, il fondatore dei Dollari, ha accettato volentieri il nostro invito a parlare della sua avventura. E in effetti ha molte cose da raccontarci ed è orgoglioso di farlo.
Ci narra gli inizi della band con il maestro Luciano Fumai e gli esordi nel locale Studio Uno di Vaneze.
«Quei Dollari - aveva detto Bob Moccio, il proprietario - meritano tanti dollari quanto pesano »
E i clienti del locale erano pienamente d'accordo.

Ricorda i molti premi vinti nei concorsi organizzati da Teddy Reno, il primo posto del concorso Davoli al Cinema Modena, il secondo posto del concorso di Ariccia, allora la più importante rassegna italiana dei gruppi emergenti.
Eccoci quindi all'intervista, che alla fine porta ad una loro amara osservazione:
«I rimpianti sono molti: abbiamo perso due treni molto importanti, che avrebbero potuto cambiare la nostra vita.»



Che ricordi le sono rimasti della vostra band agli inizi di questa avventura ?
«la nostra fortuna è stata di avere dapprima il maestro Fumai e poi di seguito il maestro Franceschini sempre all'interno della Band, la loro preparazione musicale unica nel genere ci ha permesso di suonare dovunque e raggiungere un livello tecnico davvero invidiabile.
È giusto ricordare infatti che all'epoca era praticamente impossibile trovare dei dischi, e tantomeno qualcuno che t'insegnasse la musica Rock.
«Ricordo che per copiare una canzone eravamo costretti a selezionare la stessa canzone nei juke-box per delle ore con un conseguente dispendio economico inverosimile per allora »

In 10 anni di concerti qualche aneddoto le sarà rimasto in mente vero?
«Sicuramente molti. Ricordo quando la già notissima Lara Sampol si doveva esibire al cinema Modena. Appena arrivata chiese chi erano i Dollari,infatti dovevamo essere noi il suo gruppo spalla quella sera,ma noi non lo sapevamo…
«Dopo un momento di panico abbiamo costruito per lei un repertorio in 30 minuti e così il concerto ebbe il successo sperato.
«Mi torna anche alla memoria quando durante un concerto a Spiazzo Rendena una bambina di 15 anni in vacanza con i genitori volle a tutti i costi cantare una canzone sul palco insieme a noi.
«Mentre cantava la guardavamo estasiati, era bravissima,avremmo saputo solo più tardi che si chiamava Caterina Caselli…»

Qualche rimpianto per qualcosa che non avete fatto ?
«I rimpianti sono molti, abbiamo perso due treni molto importanti che avrebbero potuto cambiare la nostra vita. Il primo nel 1963 quando il famoso paroliere Bardotti (Mina,Dalla,Patty Bravo e molti altri)ci chiese di trasferirci a Milano per cominciare a suonare da professionisti, il secondo quando il produttore di Mina, Carlo Alberto Rossi decise di produrre un nostro disco, l'obbligo di spostarci lontano da Trento ci ha però ancora una volta frenati.»

E se dovesse tirare su da un cilindro magico un unico coniglio?
«Se per coniglio intende il salvare qualcosa d'importante di sicuro salvo il rapporto con la nostra casa discografica di allora,la City Rekord ha prodotto molti nostri dischi che poi trasmettevano in Rai.»

Perché la magica avventura dei Dollari improvvisamente è finita?
«I motivi della fine di una Band sono sempre molteplici,e anche noi da questo punto di vista non facciamo eccezioni.
«Verso la fine degli anni Sessanta comincia ad arrivare dall'Inghilterra e dagli Stati uniti la musica Rock, ma per noi cantare in Inglese era impossibile. «Inoltre cominciano ad apparire i primi distorsori per chitarra e qualche tecnologia a noi sconosciuta di difficile assorbimento.
«Ma forse il fattore più importante che ha determinato la nostra fine è il fatto di non aver mai avuto un manager per gestire certe situazioni. Tutti noi pensavamo solo a suonare e nessuno era in grado di gestire determinati aspetti organizzativi ed economici.»



Dopo la fine dei Dollari Renato Gabrielli suonerà ancora per 15 anni insieme al mitico maestro Gorgazzini e si permetterà il lusso di vincere nel 1988 la Corrida presentando un trio di armoniche meraviglioso.
Armando Franceschini legherà il suo destino all'insegnamento, diventando uno dei maestri più importanti e riconosciuti della città di Trento, mentre Giorgio Barelli collaborerà con molti gruppi fino alla fine degli anni '70.
Tra gli illustri musicisti che hanno collaborato con i Dollari, citiamo De Tisi, Saccomani, Ferrara e Soraruff.

Mentre ci salutiamo, Renato Gabrielli ci parla della sua nipotina che a soli 15 anni è già maestra di solfeggio,della sua carriera imprenditoriale nel campo dei cosmetici e del suo precoce divorzio avvenuto agli inizi del 1970.
«Pur avendo una figlia non ho più voluto risposarmi» dice Gabrielli.
È allora che ci viene spontaneo chiedergli se in questi anni avesse pensato ancora alla musica, leggiamo subito un grande imbarazzo nei suo occhi. E dopo una lunga pausa, con gli occhi lucidi e sottovoce, ci risponde.
«In questi ultimi 20 anni non c'è stato giorno che non abbia preso in mano la mia chitarra almeno per 20 minuti.»
Il suo rapporto con la musica è stato dunque indissolubile in questi 50 anni. Come un felice matrimonio che ha raggiunto il traguardo invidiabile delle Nozze d'oro…

Roberto Conci
[email protected]

(Continua)