Femminicidio di Silandro, altra nota della Procura di Bolzano
«C’era sì un codice rosso, ma per la fattispecie di reato denunciato non era possibile chiedere misure cautelari»
Riportiamo qui di seguito la nota emessa dalla Procura della Repubblica di Bolzano per fare alcune precisazioni in merito a quanto pubblicato dai media sul femminicidio di Silandro. |
In relazione ad alcune ricostruzioni giornalistiche secondo le quali la signora Frei Matzohl Celine avrebbe denunciato il proprio ex compagno per maltrattamenti e/o atti persecutori e che lo stesso si sarebbe licenziato per «pedinarla», la Procura della Repubblica precisa quanto segue:
La signora Frei Matzohl ha presentato una querela nel mese di giugno in cui ha riferito di un unico episodio avvenuto mentre si trovava con il compagno in un’autovettura, durante il quale lo stesso l’avrebbe percossa e minacciata.
I Carabinieri hanno immediatamente segnalato l’episodio come «codice rosso» e, come tale, è stato trattato, nel senso che, come da protocollo interno della Procura della Repubblica, ha avuto assoluta priorità rispetto agli altri.
Trattandosi di un unico episodio e a fronte della completezza delle indagini, sono stati formulati i capi di imputazione per violazione degli artt. 581 codice penale (percosse) e 612, comma 2, codice penale (minaccia aggravata).
Per queste fattispecie di reato non è possibile chiedere misure cautelari.
Non risultano altre denunce e/o segnalazioni ulteriori quali quelle oggetto.