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La prima mondiale di Holy Mountain di Messner

Oggi al 66° Trento Film Festival 26 film – In prima serata Alessandro Bertolini sulla traversata del Nord America con la tenda e il sacco a pelo in bicicletta

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La prima mondiale di Holy Mountain di Reinhold Messner, la seconda prova da regista, sul memorabile salvataggio in Nepal del 1979, sarà proiettato in concorso per la quinta giornata del 66° Trento Film Festival, domani, lunedì 30 aprile, ore 19, al Supercinema Vittoria.
Nel film Messner ci porta su una delle montagne più maestose, l’Ama Dablam in Nepal, per rivivere il memorabile salvataggio da parte del suo team di una spedizione neozelandese in grave pericolo.
Nepal, 1979: un gruppo di giovani neozelandesi guidati da Peter Hillary decide di scalare il monte Ama Dablam, 6828 metri. Reinhold Messner intende fare lo stesso con la sua squadra.
Durante l'ascesa il primo gruppo sembra in serio pericolo e la spedizione di Messner decide di tentare di salvare gli scalatori, in una dimostrazione di cameratismo senza precedenti.
Il documentario ci trasporta in un viaggio incredibile mescolando immagini private d'archivio e l'affascinante testimonianza di Reinhold Messner e dei suoi compagni.
 

 
Il programma cinema della quinta giornata, tra gli altri, presenta anche la prima italiana di Barley Fields on the others side of Mountain di Tian Tsering (alle 21, al Supercinema). Sulle remote montagne del Tibet, un'adolescente deve scegliere tra sostenere la sua famiglia o unirsi a un gruppo di suore perseguitate nel loro viaggio verso la libertà.
È nuovo racconto dell’oppressione cinese in Tibet attraverso la vicenda di due giovani, una suora buddista e la sua migliore amica, che decidono di tentare una rischiosa fuga attraverso le montagne dell’Himalaya.
 

 
In prima serata, alle 21, presso la Sala della Filarmonica, la serata evento «10.000 chilometri in bicicletta» con il trentino Alessandro de Bertolini che racconterà il suo viaggio in solitaria in bicicletta. La traversata del Nord America con la tenda e il sacco a pelo. Dall’oceano Pacifico all’oceano Artico attraverso i grandi parchi degli Stati Uniti, i deserti e le praterie dell’Ovest, le salite delle Rocky Mountains, i silenzi del Canada e la solitudine infinita delle terre d’Alaska. L’evento è organizzato con Montura Editing e il progetto bikethehistory - la storia in bicicletta in collaborazione SAT. Parte del ricavato della serata sarà devoluto all'Associazione AIDO.
 

 
Nel programma incontri alle 17, presso Palazzo Roccabrua, lo scrittore Paolo Cognetti racconta della ricerca di un rapporto autentico della sua generazione con la montagna in un incontro dal titolo «L’alleanza tra vecchi e nuovi montanari».
Sempre alle 17.00 la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ospita «Bergsteigerdoerfer – I villaggi degli Alpinisti. La Convezione delle Alpi diventa realtà vissuta». Il mini-convegno è dedicato all’accoglimento della candidatura del Comune di Zoldo come primo Villaggio degli Alpinisti del Club Alpino Italiano.
Da segnalare il documentario Appenino di Emiliano Dante, un diario che inizia dalla lenta ricostruzione de L’Aquila e prosegue con il terremoto di Amatrice e Arquata del Tronto e la vita in albergo dopo i terremoti di Norcia e di Montereale-Campotosto (cinema Modena, sala 2, ore 21.30).

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