Oltre l'ignoto, oltre il conosciuto, oltre il convenzionale
«Hic sunt leones»: è tornata TEDX al teatro Sociale di Trento, sabato 1 dicembre
«Hic sunt leones» (qui vivono i leoni) era l’espressione che veniva usata dai Romani per definire tutte le zone inesplorate e sconosciute dell’Asia e dell’Africa, oltre i confini dell’Impero.
Più che un riferimento geografico, dunque, esprimeva la paura dell’ignoto, il timore del cambiamento, la titubanza verso il non convenzionale e il diverso, ma anche la curiosità di esplorare luoghi e mondi sconosciuti scatenano in ognuno di noi emozioni e reazioni diverse.
La diversità e la contaminazione che ne consegue sono la vera ricchezza che porta a scoperte, riflessioni, progetti, nuovi trend, progresso e avanguardie.
Di questo si è occupata la nuova edizione di TEDXTrento in scena questo sabato primo dicembre al Teatro Sociale.
Un programma ricco di spunti e protagonisti: 15 speaker e 2 performer attesi per questa edizione: il giovane fotografo di sport estremi Matteo Pavana, la ricercatrice biochimica Claudia Bonfio, la due volte oro olimpico Antonella Bellutti, l’antropologa alpina Irene Borgna, il giornalista e filmaker Giampaolo Musumeci, la geoinformatica Marcella Morandini, l’oceanografo Sandro Carniel, il professore di criminologia Andrea Di Nicola, l’ultrarunner Michele Graglia, la psicoterapeuta Roberta dell’Acqua, il professore in biotecnologie degli alimenti Marco Dalla Rosa, il direttore artistico di Arte Sella Emanuele Montibeller che ha dialogato con l’architetto Valerio Panella e l’imprenditore e business angel Marco Bicocchi Pichi.
Accanto a loro i performer Tiziano Grigioni, illusionista borseggiatore, e l’Ensemble Bohemienne formata da Sara Bolner, Sebastian Cañas, Ivo De Ros e Valerio Terzan coordinati dal maestro Alessandro Arnoldo.
Tra le novità di questa edizione anche la mindfulness coach Giusi Valentini che ha guidato il pubblico in un percorso non convenzionale; una meditazione guidata pre e post talks per renderci più ricettivi alle «ideas worth spreading».