Inaugurata oggi la nuova funivia «Pejo 3000»
Cento persone volano dai 2.000 ai 3.000 metri in meno di sei minuti

La salita a 3.000 metri è un tuffo
al cuore, complice un po'ò di vento al traverso.
Poi lo scenario, e la giornata, sono tali da ripagare anche i meno
intrepidi.
Ci vogliono meno di 6 minuti per arrivare nel bel mezzo del gruppo
dell'Ortles-Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio, al
cospetto del Vioz, di cima San Matteo e della Presanella.
Oggi è possibile grazie alla nuova funivia da 100 posti «PEJO
3000», l'impianto più ad alta quota del Trentino, una delle 8
funivie esistenti al mondo con l'innovativa tecnologia Funifor, a
quattro funi portanti, per una maggiore sicurezza e per viaggiare
anche quando il vento arriva a dieci metri al secondo.
L'impianto, in azione dal sei gennaio scorso, è stato inaugurato
oggi alla presenza di molte autorità e tantissima gente. E' stata
una festa, ed era attesa, è stato detto, da 25 anni.
Per la Provincia autonoma di Trento erano presenti il presidente
Lorenzo Dellai e l'assessore al turismo e promozione Tiziano
Mellarini, oltre ai dirigenti che hanno collaborato al
progetto.
La funivia porta dalla località Tarlenta, a circa 2000 metri di
quota in Val di Peio, fino ai 3.000 metri di altitudine della Valle
della Mite.
L'arrivo è vicino a dove nel 1907 fu costruito il vecchio rifugio
Mantova e dove, nei progetti futuri, potrebbe rinascere
una nuova struttura per chi vorrà godere di un panorama
indimenticabile e provare le migliori proposte dell'ospitalità
trentina.
Da li parte una pista di 4 chilometri in una valle naturale,
qualcosa di unico, è stato detto, «una pista con un'anima».
Una discesa di 8 km complessivi riporta alla località termale di
Peio Fonti. Quest'opera è considerata strategica per il rilancio
sciistico e turistico dell'intera valle.
«Questo momento - ha detto il presidente Dellai - ci induce a
guardare con fiducia al futuro e ci porta all'assunzione di
ulteriori responsabilità. Se oggi siamo davanti a questo risultato,
il merito principale è di tutta la comunità di Pejo che ha
accompagnato con convinzione i poteri pubblici verso questo
traguardo; solo così si possono fare cose difficili come lo è stato
portare a compimento un'opera come questa.
«Il Trentino deve guardare avanti con coraggio senza accontantarsi
di quello che ha e deve puntare, in tutti i campi ma soprattutto
nell'ambito dell'offerta turistica, alla qualità. Sono passati
pochi decenni da quando nella nostra terra c'era la povertà.
«Oggi, la ricchezza che abbiamo raggiunto può essere messa in
discussione da un mondo che cambia ad una velocità senza
precedenti. Lo sviluppo va quindi conquistato ogni giorno mediante,
appunto, la ricerca della qualità, l'innovazione, e
l'individuazione di progetti ambiziosi che sappiano cogliere le
vocazioni di ogni località, perché non c'è un modello di crescita
che possa andare bene per tutti.
«Per quanto riguarda l'ambiente, basta guardarsi attorno in questa
magnifica giornata per vedere come siano ingiustificate le
polemiche sorte dopo le recenti norme di attuazione che riguardano
la gestione del Parco dello Stelvio. La Provincia sarà ancora al
fianco della comunità di Peio.»
Il presidente è stato preceduto dal sindaco di Peio Angelo Dalpez
che ha ricordato che il nuovo impianto è considerata una scommessa
per il rilancio turistico di tutta la valle.
«La pubblica amministrazione - ha detto Dalpez - è stata un volano
formidabile per arrivare a questo risultato. L'impianto è un
gioiello tecnologico che va a integrare un'offerta che già vede la
presenza di punti di forza come le terme e il Parco dello Stelvio.
Adesso ci si dovrà impegnare ancora di più perchè il comparto
turistico faccia rete con tutti gli altri settori economici per
valorizzare gli elementi di valore della valle: neve, acqua,
ambiente, montagna.»
Alcuni dati sull'impianto |
PEJO 3000 |
Quota partenza: 2000 mt. s.l.m. |
Quota arrivo: 3000 mt. s.l.m |
Capienza cabine: 100 PERSONE |
Tempo di risalita: 5,8 minuti |