Museo della Guerra di Rovereto
Al castello prorogata fino al 7 febbraio la mostra fotografica «donne in guerra»
E’ prorogata fino al 7 febbraio nel Torrione Malipiero del Castello di Rovereto la mostra fotografica «Donne in guerra. Immagini dall’archivio fotografico del Museo Storico Italiano della Guerra».
Si tratta di un’esposizione allestita dal Museo della Guerra, composta da 16 scatti, con al centro la figura femminile nel corso della Prima guerra mondiale.
Le donne furono mobilitate per ricoprire i posti di lavoro lasciati dagli uomini partiti per la guerra ma anche sostenere il morale dei soldati, oltreché gestire l’economia familiare.
Una parte di loro accettò la guerra come una calamità, un’altra animò le manifestazioni di protesta ma non mancò chi si schierò a sostegno delle ragioni del conflitto.
Quelle che vengono presentate sono fotografie di vita «mutilata» (mogli o madri senza il sostegno del marito, profughe, vedove) occupate in lavori nuovi o antichi, a volte mentre svolgono professioni difficili ma socialmente riconosciute come, ad esempio, quella dell’infermiera.
In questo contesto, gli uomini compaiono quasi sempre in divisa, le donne «inquadrate» in ruoli prima mai ricoperti, altrettanto decisivi per la sorte della guerra.
«A cento anni da quegli eventi – commenta il direttore del Museo della Guerra Camillo Zadra – possiamo leggere nelle trasformazioni indotte dalla guerra una tappa del processo di emancipazione delle donne nella società italiana destinato a durare decenni e in queste foto un documento di quel percorso complesso e contrastato.»
La mostra «Donne in guerra. Immagini dall’archivio fotografico del Museo Storico Italiano della Guerra» è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.