Successo per il primo Campionato del Mondo di Paraclimbing
Il Campionato del Mondo 2011 di Climbing prosegue con Lead donne
Paraclimbing mondiale in scena anche
oggi al Climbing Stadium di Arco con le gare Lead.
Dopo aver acclamato ieri i protagonisti delle prove di velocità,
oggi è stata la volta della difficoltà, e gli atleti diversamente
abili (provenienti da 11 Paesi), hanno dimostrato al mondo che di
difficile in parete non c'è proprio nulla.
La festa sportiva di queste due giornate è stata assolutamente
unica e oggi la medaglia d'oro al collo se la sono messa Matteo
Stefani, primo tra i non vedenti totali anche ieri, Tatiana Panova
(RUS), Paula De La Calle Pizarro (ESP), Dilyara Rakhmanknlova
(RUS), Valentyna Kurshakova (UKR), Ricardo Pérez Amado (ESP),
Sebastian Richter (GER), Andras Szijarto (HUN), Mineo Ono (JPN),
Boyu Xia (CHN), Mikhail Saparov (RUS) e Koichiro Kobayashi
(JPN).
Le categorie presenti al 1° Campionato del Mondo di Paraclimbing
variano a seconda della tipologia di handicap, che sia esso visivo,
motorio o neurologico.
Una volta afferrata la prima presa, ogni barriera sembra crollare
di fronte all'incedere forte e deciso di ragazzi e ragazze, le cui
passione e vitalità non sono arginabili da niente e da nessuno.
La sfida è contro il cronometro e contro sé stessi, e alla fine la
vittoria è per tutti.
Ad ammirare le gesta dei paraclimbers in azione oggi ad Arco
c'erano anche alcune protagoniste del Campionato del Mondo
normodotati, domani in parete per il turno di
qualifica.
«La grinta e la passione di questi atleti sono semplicemente
straordinarie, - ha commentato la bionda Jenny Lavarda, - e credo
che la scelta di disputare questo evento per disabili insieme al
nostro Campionato del Mondo sia la dimostrazione che
questo sport è davvero per tutti quanti.»
Il Campionato del Mondo 2011 per diversamente abili non è stato
solo arrampicata in parete, ma anche dibattito e confronto. Ieri
sera al Casinò di Arco era in programma la Conferenza su «Sport e
Disabilità», che ha radunato atleti, medici ed un folto
pubblico.
Presenti anche i vertici federali IFSC, FASI e CIP, tra questi
anche il vicepresidente IFSC Alexander Piratynski, il quale ha
sottolineato il grande traguardo raggiunto ad Arco, dove le
competizioni iridate per normodotati e diversamente abili sono
state riunite in un unico grande evento.
Da evidenziare, poi, il fatto che Arco si sia posta, ancora una
volta, come capofila nel lancio di novità sportive, stilando una
classificazione delle categorie di disabilità ed un regolamento
universalmente condivisibili.
Arco si è fatta portavoce di un messaggio di uguaglianza nel senso
davvero massimo del termine, come ha sottolineato ieri l'assessore
comunale allo sport Renato Veronesi.
Tra i presenti c'erano anche i membri della SAT di Riva e Arco ed
altre autorità locali e federali, oltre agli atleti diversamente
abili.
In rappresentanza di SportAbili Onlus c'era la presidente
dell'associazione, Iva Berasi, che domani parteciperà alla visita
della falesia del Baone, sempre ad Arco, prima parete naturale al
mondo sbarrierata e accessibile anche ai diversamente
abili.
È questo un segno lampante che l'eredità di questo 1° IFSC
Paraclimbing World Championship durerà anche dopo la chiusura delle
gare.
Un intervento particolarmente toccante è stato quello del climber
ipovedente Simone Salvagnin, ieri sera, che ha chiuso il dibattito
in veste di portavoce della carta dei diritti dei disabili delle
Nazioni Unite, lanciando così un significativo messaggio per il
futuro del paraclimbing.
Chiusa la parentesi del Paraclimbing iridato, domani come detto
ritornano in parete i protagonisti normodotati del Campionato del
Mondo 2011 - IFSC Climbing World Championship. Alle 15,00, le
ragazze della Lead saranno alla corda per il turno di qualifica, da
cui usciranno le 26 semifinaliste per venerdì. Giovedì invece sarà
il turno dei maschi in qualifica.
Tra le climbers domani in parete ci saranno le austriache Eiter,
Ernst e Stöhr (già oro mondiale di Boulder pochi giorni fa), le
russe Chereshneva, Bibik e Malamid, la sudcoreana Kim, le francesi
Ciavaldini e Dufraisse, le statunitensi Digiulian e Johnson, la
giapponese Kobayashi, le slovene Markovic, Gros e Vidmar, e le
azzurre Avoscan, Valsecchi e la già citata Lavarda.
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