Chiude in bellezza ad Arco il 24° Rock Master
Nel duello del Rock Master vince Adam Ondra, con rabbia Grandi anche Posh, lo svizzero Lachat e l'austriaca Stöhr
Rock Master cala il sipario sulla
sua 24ª edizione e lo fa come sempre in grande stile. Il Climbing
Stadium di Arco (TN) oggi ha incoronato i nuovi «signori dei
massi», vale a dire i fuoriclasse del boulder.
Quattro blocchi da risolvere e il titolo dell'evento più
prestigioso al mondo in palio. Nulla poteva ritenersi scontato, e
alla fine sul gradino più alto del podio sono saliti lo svizzero
Cedric Lachat e l'austriaca Anna Stöhr.
Il primo boulder si è dimostrato impossibile da chiudere per tutti
e sei i finalisti uomini, ovvero Lachat, Gelmanov (RUS), Hori
(JPN), Kaiser (FRA), Fischhuber (AUT) e Becan (SLO). Sul secondo
sono stati Hori e Kaiser a risolvere per primi, mentre l'austriaco
campione 2009 di Rock Master non sembrava in gran giornata e
falliva anche questo.
Lachat ha tentennato all'inizio, ma sostenuto anche dal pubblico
numeroso in platea, è andato rabbiosamente a risolvere il blocco,
che dopo una prima indecisione da parte della giuria, gli veniva
assegnato buono.
Il momento della svolta è arrivato poi sul quarto e ultimo boulder,
che lo svizzero ha chiuso al quarto tentativo lasciando avversari e
pubblico… di sasso.
Il solo Gelmanov, secondo alla fine, lo ha imitato, ma ormai era
tardi, i giochi erano fatti e Lachat era tutto d'oro.
«Ieri ho detto che volevo vincere - ha dichiarato il rossocrociato
a fine gara. - Ero in ballo sia nella finale lead che nel boulder,
almeno un podio dovevo raggiungerlo. Oggi è stata una gara
difficile, temevo Rustam (Gelmanov, ndr) perché è quello con più
esperienza nelle finali che contano, e ovviamente Fischhuber che è
un grande campione. Battibile tuttavia, ha scherzato ancora Lachat,
anche lui ha dimostrato di essere umano in fondo.»
La gara donne è stata una prova dai mille volti, con l'esperta
russa Bibik a risolvere il primo e il secondo boulder con
semplicità, mentre tutte le altre rimanevano al palo, a parte
l'ucraina Shalagina, brava a chiudere il blocco numero due in soli
due tentativi.
Dal terzo problema si sono destate sia la Stöhr che la giapponese
Noguchi e la belga leader di CdM Graftiaux.
Tuttavia era la Shalagina a balzare al top della provvisoria,
risolvendo il terzo boulder al primo tentativo, mentre la Bibik non
riusciva ad andare nemmeno oltre la zona, ovvero metà blocco.
Sul quarto e ultimo boulder era però ancora l'austriaca a dettare
la sua legge. Ha chiuso al primo tentativo, con la sola Noguchi a
tenerle testa, ma per il computo finale dei tentativi la vittoria
andava alla Stöhr, la sua terza vittoria in quel di Arco.
In seconda posizione ha chiuso la Shalagina, davanti alla
Noguchi.
«Dopo i primi due problemi - ha detto la Stöhr a fine gara, - ero
stizzita e quasi demoralizzata. Non si addicevano molto al mio
stile. A quel punto sapevo di dover dare il massimo per provare ad
andare sul podio. E sapevo anche che Akiyo e Chloé [Noguchi e
Graftiaux - ndr] stavano andando alla grande insieme alla Bibik.
Così nel finale ho solo pensato a raggiungere il top e ce l'ho
fatta.»
Subito dopo la gara boulder si sono accesi nuovamente i riflettori
sulla grande parete del Climbing Stadium per il Duello, una prova
non ancora da medaglia, che mescola la difficoltà della Lead
all'immediatezza e all'adrenalina della Speed.
Su una doppia traccia di grado 7c si sono sfidati, in duello
appunto, gli otto finalisti delle gare Lead di ieri sera.
Nella maschile, la prima sorpresa è stata l'eliminazione ai quarti
dello spagnolo Puigblanque, padrone della prova lead di ieri, e dei
quotati Amma, Lachat e Usobiaga Lakunza. Le semifinali erano quindi
tra il ceco Ondra (fresco vincitore del Salewa Rock Award 2010) e
l'austriaco Schubert, e tra il francese Desgranges e il canadese
McColl.
Adam Ondra voleva a tutti i costi rifarsi dalla prova opaca di ieri
in finale Lead dove ha chiuso solo terzo. Così prima si è
liberato, non senza qualche difficoltà, di Schubert (terzo alla
fine) e poi ha bruciato McColl in finale.
A fare eco al diciassettenne ceco, c'è stata la talentuosa
quindicenne austriaca Katharina Posch, che ha messo in riga la
slovena Markovic, la francese Dufraisse e in ultima battuta la
ragnetta coreana vincitrice di Rock Master Lead ieri, Jain
Kim, che ha mancato lo stop al cronometro, lasciando quindi la
vittoria all'avversaria.
«Seconda ieri e prima oggi - ha detto la Posch riferendosi anche
alla prova di ieri sera. - Sono felicissima. Questo Rock Master non
poteva andare meglio. Spero di tornare l'anno prossimo per i
mondiali e magari vincere qualche medaglia.»
Al terzo posto ha chiuso la svizzera Eyer.
Con il Duello si è chiuso Rock Master 2010. Ora è tempo di bilanci
e valutazioni da parte degli organizzatori di «Asd Rock Master» e
«Arco 2011», che già da domani sposteranno le loro attenzioni al
grande evento del prossimo anno, i Campionati Mondiali che per la
prima volta sbarcheranno in Italia, e ad Arco precisamente, dal 15
al 24 luglio 2011. Il popolo del climbing è avvisato.
Classifiche Finali Boulder |
Uomini |
Donne |
Classifiche Duello |
Uomini 1) Ondra Adam (CZE); 2) McColl Sean (CAN); 3) Schubert Jakob (AUT); 4) Desgranges Romain (FRA); 5) Lachat Cédric (SUI); 6) Julian Puigblanque Ramón (ESP); 7) AMMA Sachi (JPN); 8) Usobiaga Lakunza Patxi (ESP). |
Donne 1) Posch Katharina (AUT); 2) Kim Jain (KOR); 3) Eyer Alexandra (SUI); 4) DUFRAISSE Alizée (FRA); 5) Schranz Christine (AUT); 6) Markovic Mina (SLO); 7) Kobayashi Yuka (JPN); 8) Eiter Angela (AUT). |
Classifiche Combinata |
Uomini 1) McColl Sean (CAN) 83.00; 2) Ghisolfi Stefano (ITA) 43.00; 3) Quinteros Andres (ECU) 19.00. |
Donne 1) Graftiaux Chloé (BEL) 73.00; 2) Lavarda Jenny (ITA) 63.00; 3) Pan Xuhua (CHN) 52.00; 4) Hayen Magali (BEL) 16.00. |
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