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Mazzarri: «Il ritiro in Val di Sole? Il più bello della mia carriera»

Il Napoli saluta Dimaro e vince 3-0 l'amichevole con il Grosseto

E’ finita tre a zero per il Napoli. Cioè meglio dell’anno scorso quando gli azzurri di Mazzarri si imposero sul Grosseto per 2-1 a Rovereto.
Eppure stavolta Mazzarri ha nel primo tempo pescato dal mazzo solo tre titolari: Behrami al debutto, Inler stracarico di lavoro e Pandev che straordinariamente per l’occasione ha fatto il centroboa con Vargas alle spalle.
 
Bene Behrami, molto più propositivo di Inler. Ottimo Fernandez che non ha fatto vedere il sole a Sforzini, venti gol nella passata stagione in serie B. Molto positivo Gigi Vitale che sul finire del primo tempo s’è bevuto in dribbling tre difensori toscani prima di essere atterrato in area da Celjak.
Ora, visto che Mazzarri le sue scelte le ha già fatte e per la fascia sinistra Zuniga gli dà il massimo delle garanzie, forse il Napoli non ha nemmeno bisogno di spendere per trovare un’alternativa che ha già in casa: Gigi Vitale per l’appunto.
 
Pandev c’è. Anche se sinora Mazzarri l’ha tenuto nascosto.
È lui il quid in più del Napoli 2012-13 e difatti, il giorno in cui i tifosi se ne accorgeranno, saranno molto più tranquilli per il futuro.
 
Il macedone sa far di tutto mettendoci classe e pepe.
E anche oggi, pur circondato spesso e volentieri da tutta la difesa a tre del Grosseto, s’è destreggiato da par suo facendo anche quello che avrebbe dovuto fare Vargas.
 
Nella ripresa spazio per tutti tranne che per Campagnaro e Gamberini.
E anche per Insigne che eccezionalmente non ha segnato, ma solo perché il portiere di Francesco Moriero gli ha respinto fortunatamente con un piede un tiro dei suoi, diabolico e impertinente quanto beffardo.
 
Hanno contato a marzo gli orsi del Trentino: erano 33 più quattro cuccioli che adesso sono diventati trentotto con l’orsetto della Val di Sole che altro non è che Walter Mazzarri.
Un orsetto buono, timido e introverso, che parla di calcio – dicono – anche nel sonno.
 
Ma guai se provi a metter naso nella sua privacy: il tecnico livornese si chiude nella tana e di lì non lo fai uscire neanche con il miele di Melissa.
In due settimane di ritiro a Dimaro ci ha raccontato tutto e di più del suo Napoli, senza giri di parole e peli sulla lingua, dal 3-5-1-1 a quella che è la formazione che ha in testa, ma sul resto al massimo si è lasciato andare ieri sera nell’incontro con i tifosi magistralmente condotto da Silver Mele.
«Soprattutto in questi giorni di inizio preparazione mi ritrovo spesso solo con la mia sigaretta. E penso tanto, a volte forse anche troppo. Se dovessimo vincere, smetterei di fumare anche per un mese.»
 
Chiarito che l’undici di campionato sarà questo: De Sanctis tra i pali, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e Britos, centrocampo a cinque con Maggio, Behrami, Inler, Hamsik e Zuniga, e attacco con Pandev a sostegno di Cavani, è difficile pensare che prima del 31 agosto De Laurentiis metta ancora mano al portafoglio.
Al massimo comprerà Balzaretti o uno più giovane di lui nello stesso ruolo.
 
Anche perché l’orsetto della Val di Sole non gli chiede la luna ed è (abbastanza) soddisfatto di quel che già ha.
Così come è stato molto carino nel confessare.
«Questo della Val di Sole è stato il più bel ritiro della mia carriera. Dimaro è l’ambiente ideale per lavorare. Qui sono stato benissimo, tutti si sono fatti in quattro per essere efficienti e lo sono stati per davvero. Cominciando dalla famiglia Rosatti che ci ha ospitato nel suo hotel, per non parlare del sindaco Romedio Menghini che è ormai diventato uno dei nostri. Perfetta la gestione dello stadio di Carciato curata nei minimi particolari. Funzionante l’impianto e sempre puliti gli spogliatoi».
E ancora: «Come allenatore sono soprattutto poi molto contento del fatto che in due settimane di allenamenti anche molto duri soltanto Campagnaro ha saltato una seduta mattutina, ma nel pomeriggio era già nei boschi a correre col gruppo.»
 
Il Napoli se ne va e chi lo vede allontanarsi in fondo alla strada sente già la nostalgia che lo assale. Tranquilli, tornerà l’estate prossima e quella anche successiva.
Le strade vuote, il teatro comunale chiude, stanno smantellando anche il palco in piazza.
 
La festa è finita, gli amici se ne vanno, ma è stato bello. Anzi, bellissimo.
Meglio dell’anno prima e non solo per gli operatori turistici di Dimaro.
Il sole cala dietro il passo del Tonale e il cielo senza nuvole, chissà perché, non è più azzurro come prima.
 
  NAPOLI – GROSSETO 3-0 (2-0)  
 
NAPOLI primo tempo (3-5-1-1): Colombo; Grava, Fernandez, Aronica; Bariti, Berhami, Inler (27’ Fornito), Gargano, Vitale; Vargas; Pandev. All.: Mazzarri. NAPOLI secondo tempo (3-5-1-1): Rosati; Grava (16’ Cannavaro), Fernandez (31’ Celiento), Aronica (31’ Britos); Bariti (31’ Zuniga), Dzemaili, Fornito, Gargano (23’ Hamsik), Vitale (23’ Dossena); Insigne; Vargas (16’ Novothny).
GROSSETO (3-4-2-1): Bremec; Celjak, Padella, Barba; Antonazzo, Crimi (11’st Asante), Obodo, Som (1’st Calderoni); Quadrini (14’st Giovio), Mancino (32’pt Esposito); Sforzini (14’st Curiale) . All.: Moriero.
ARBITRO: Brasi di Seregno (Di Federico e Maspero)
RETI: 16’pt Gargano; 46’pt Pandev (rigore); 32’st Novothny
NOTE: spettatori, un migliaio circa

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