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«Marmoleda Full Gas Race»: neve abbondante sul percorso

Partenza dal rifugio Cima 11 (1.080 m.), poi Punta Rocca (3.265), discesa a Pian dei Fiacconi (2.626), su a Punta Penia (3.342), infine Col di Bous (2.160) e ritorno

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Si annuncia davvero una gara interessante la prima edizione della «Marmoleda Full Gas Race» di sci alpinismo, sia per la novità del percorso, impegnativo, tracciato su una delle montagne simbolo in assoluto, sia per la situazione ambientale anomala, ma decisamente suggestiva viste le abbondanti nevicate di questi giorni, sia, infine, per la sua collocazione nel calendario di fine stagione, con l'obiettivo di diventare un appuntamento fisso.
Il Comitato Organizzatore, che racchiude personaggi simbolo del mondo dell'alpinismo e dello sci alpinismo della Val di Fassa, è in piena attività per garantire la perfetta riuscita della manifestazione, che si disputerà sabato 21 aprile con partenza alle ore 8.
 
Oswald Santin, organizzatore pure della Sellaronda Skimarathon, ha già effettuato i primi sopralluoghi sul percorso che si annuncia particolarmente impegnativo e affascinante.
«Dopo le abbondanti precipitazioni di domenica e di mercoledì – spiega Santin – a Punta Penia c’è tantissima neve. Abbiamo iniziato a tracciare e dobbiamo ancora valutare alcuni passaggi, compresa la Cima, per garantire l'aspetto sicurezza degli atleti. Un aspetto indispensabile.»
 
In una stagione che ha visto una serie impressionante di annullamenti di gare per carenza di neve, gli organizzatori della «Marmoleda Full Gas Race» si trovano ora a dover combattere con l'abbondanza. Ma questo non è sicuramente un problema.
Diego Salvador, patron della Dolomites Skyrace, che è fra gli ideatori dell'evento assieme ad Ivano Ploner, Oswald Santin, Mauro Sommavilla, Valerio Lorenz e Martin Riz, spiega come è stata coniata la denominazione della manifestazione.
«Il soggetto è il nome ladino della nostra montagna, mentre full gas è un modo di dire, che va per la maggiore nelle gare in notturna vertical, e sta a tutta birra. È nato tutto da una scherzo, ma poi il nome è piaciuto a tutti noi. La speranza è che diventi una classica di fine stagione. Le premesse ci sono».
 
Il richiamo di un evento di tale portata ha già goduto di un tam tam rilevante fra gli appassionati di sci alpinismo, tant'è che sono arrivate le prime iscrizioni e continuano ad arrivare email e telefonate con richiesta di informazioni, pur essendo alla prima edizione, come quelle di Ivo Zulian e Filippo Beccari, quasi sicuramente al via.
Lo start verrà dato presso il rifugio Cima 11 a quota 1.080 metri, quindi subito verrà affrontata la prima salita di 1.185 metri di dislivello, che porterà gli atleti al primo cambio a quota 3.265 di Punta Rocca, per poi scendere fino a Pian dei Fiacconi (2.626 metri).
 
Cambio pelli e partenza verso Punta Penia (3.342 metri), che è il punto più alto della competizione, nonché la cima più alta delle Dolomiti, con 716 metri di dislivello dell'ascesa.
Seguirà poi una discesa tecnica fino a Col di Bous (2.160 metri) per poi risalire per circa 150 metri fino all'ultimo cambio pelli, prima di tagliare il traguardo, previsto sempre al rifugio Cima 11.
La quota di iscrizione è di 35 euro, le iscrizioni sono aperte fino alle 15 di venerdì 20 aprile.
 
Info: www.bogndania.com.

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