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Ibu Cup Val Martello: i valdostani vanno forte

Bionaz strepitoso ma vince Finello, il valdostano partirà domani a +28 secondi – 6ª Nicole Gontier nonostante gli errori al tiro, trionfa Hoegberg su Solemdal e Zhuravok

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La Val Martello e il comitato Biathlon Martello non si fermano, proseguendo con la propria scoppiettante IBU Cup, terreno di lancio anche per gli atleti di Coppa del Mondo, vista la vicinanza della località altoatesina con i Mondiali di Anterselva.
La giornata di sole era perfetta per far esprimere al meglio i biatleti, che si sono potuti godere il manto innevato e la consueta pista complicata che sovverte i pronostici. E così è stato, con addirittura uno junior, il valdostano Didier Bionaz, a sfiorare il podio nella sprint di 10 km e a porsi in ottima posizione in vista della pursuit di domani.
«Era la mia seconda gara in IBU Cup – afferma – non pensavo di andare così bene, sinceramente.
«A terra ho cercato di essere il più sciolto possibile, perché so di avere delle buone percentuali e so che potevo fare il mio, in piedi faccio fatica e ho dovuto mantenere un po’ più il controllo.
«Questa è tutta esperienza per me, bisogna farne tesoro per il futuro.»
 

 
A trionfare è stato tuttavia lo svizzero di origini cuneesi (il nonno era emigrato in Svizzera in cerca di lavoro e fortuna…) Jeremy Finello, impeccabile al tiro con zero errori, chiudendo con un +18.8 sul russo Said Karimulla Khalili, secondo, e un +24.5 sul norvegese Lars Helge Birkeland, terzo.
Soddisfatto l’elvetico: «Grande vittoria, non ce n’è una brutta. Non mi sentivo tanto bene, le mie gambe erano stanche ma ho tirato perfettamente, combattendo poi nel fondo.
«Spero di gareggiare anche domani, l’IBU Cup non è allenamento, le gare sono gare.»
28 i secondi di svantaggio di Bionaz da Finello in vista dell’inseguimento di domani, contando che lo svizzero potrebbe anche non partire per concentrarsi sui Mondiali di Anterselva.
23° Thierry Chenal, 41° Tommaso Giacomel, decisamente scuro in volto, 47° Montello che sta piano piano recuperando la condizione, 50° Braunhofer, 56° Zini.
 

 
E la Val d’Aosta non si è fermata nemmeno al femminile, grazie alla performance di livello di Nicole Gontier che acciuffa il sesto posto nella 7.5 km e pone le basi per una buona prova nella giornata di domani, mentre nella gara odierna ha trionfato la svedese Elisabeth Hoegberg su Synnoeve Solemdal (NOR) e Yuliia Zhuravok (UKR).
Rispettivamente decima e undicesima Irene Lardschneider e Alexia Runggaldier. 15.a Samuela Comola, 60.a la junior Beatrice Trabucchi.
Decisamente soddisfatta la valdostana Gontier nonostante ben tre errori al poligono in piedi.
«Purtroppo ho fatto un ‘tre’ in piedi dopo essere partita bene, con uno zero a terra che mi serviva. Non sono riuscita ad avere la stessa tranquillità e coordinazione in piedi, continuerò a lavorare.»
 
E che pensa Nicole del giovane Bionaz? «È stato un grande! Sono fiera di lui, è giovane e secondo me ha un futuro davanti a sé.»
Raggiante la svedese salita sul gradino più alto del podio.
«Successo inaspettato, sono stata ammalata lo scorso weekend, concentrandomi sul poligono tutto è andato per il meglio ma sono veramente sorpresa e felice.
«Mi piace la Pursuit, quindi adotterò la stessa tattica di oggi. Bello e duro gareggiare qui, ci starò anche la settimana prossima per allenarmi.»
 

 
Soddisfatto il CT degli azzurri Alex Inderst, responsabile della squadra di IBU Cup.
«È andata molto bene, peccato per gli errori al tiro di Nicole ma anche le altre ragazze si sono battute bene, per non parlare dei giovani al mattino che stanno crescendo.
«Qui siamo a casa e in quota siamo abituati, Bionaz ha fatto un ultimo giro superlativo e ha già dimostrato di essere a livello di IBU Cup.
«Ringraziamo gli organizzatori della Val Martello per queste tappe e per le sempre ottime condizioni della pista. Non è facile.»
Il presidente del comitato Georg Altstätter incassa con il sorriso i complimenti.
«Fantastici i nostri azzurri, importante per la Federazione che i giovani facciano bene. Speriamo che prima o dopo vadano in Coppa del Mondo.
«Ormai le nostre competizioni sono di altissimo livello, ci gareggiano anche atleti che hanno vinto medaglie olimpiche e mondiali, ma vincere in IBU Cup non è mai facile.»
 
Mantenere le posizioni nella pursuit sarebbe già un ottimo risultato per gli azzurri, Nicole Gontier scatterà con uno svantaggio di 41.7 secondi dalla svedese, la Solemdal con 19 secondi, ma il bello del biathlon e il motivo per cui viene scelto dagli atleti rispetto ad altre discipline invernali è l’imprevedibilità della disciplina.
Quel «tutto può succedere» che è sempre un monito di speranza, e di tutte le virtù, si sa, la speranza è la più importante…


 
 Classifiche 
Men 10 km Sprint
1 Finello Jeremy SUI 24:20.4; 2 Khalili Said Karimulla RUS 24:39.2; 3 Birkeland Lars Helge NOR 24:44.9; 4 Bionaz Didier ITA 24:48.4; 5 Bogetveit Haavard Gutuboe NOR 24:50.1; 6 Claude Fabien FRA 24:51.0; 7 Stroemsheim Endre NOR 24:53.6; 8 Krupcik Tomas CZE 24:56.6; 9 Lesser Erik GER 24:57.7; 10 Tomshin Vasilii RUS 25:05.5
 
Women 7,5 km Sprint
1 Hoegberg Elisabeth SWE 21:59.7; 2 Solemdal Synnoeve NOR 22:18.7; 3 Zhuravok Yuliia UKR 22:36.5; 4 Schneider Sophia GER 22:38.5; 5 Pavlova Evgeniya RUS 22:40.5; 6 Gontier Nicole ITA 22:41.4; 7 Weidel Anna GER 22:42.7; 8 Irwin Deedra USA 22:50.6; 9 Slivko Victoria RUS 22:56.0; 10 Lardschneider Irene ITA 22:59.7

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