Dominik Paris trionfa davanti a Christof Innerhofer
In Coppa del Mondo, la discesa di Bormio è un fantastico inno tricolore
Foto FISI.
Un'impresa storica che regala la copertina del giorno allo sci alpino azzurro. La discesa libera di Bormio si tinge tricolore: sulla Stelvio arriva la prima doppietta italiana con Dominik Paris che bissa il successo dell'anno scorso e Christof Innerhofer che gli fa compagnia sul podio, arrivando secondo per la terza volta nel corso della stagione.
Un trionfo che non deve sorprendere più di tanto, sia per come avevano sciato i due azzurri in prova, sia per quello che avevano già fatto vedere nelle prime gare di Coppa del Mondo e in generale nei precedenti su questa pista, dove Paris aveva vinto anche nel 2013 e Innerhofer nel 2008.
Paris chiude la prova in 1'55"21 compiendo un autentico capolavoro. Nella parte alta prende 7 centesimi da Innerhofer, che era sceso prima di lui con il pettorale numero 2, quindi 9 e infine 22 al terzo intermedio, poi comincia la sua gara perfetta, testimoniata, prima ancora che dai rilevamenti cronometrici che lo vedono già in vantaggio al quarto intermedio, dalla velocità massima di 134,28 km/h che nessuno riesce a toccare nella parte finale.
Domme va davanti a Inner di 36 centesimi e la classifica resta la stessa fino alla fine, perché Svindal e Franz sbagliano presto e anche chi, come Johan Clarey e Steven Nyman, riesce a partire veloce, poi si stanca presto.
La sorpresa di giornata l'ha regalata il 22enne francese Matthieu Bailet, sesto a 1"02 da Paris con il pettorale numero 47: al quarto intermedio era terzo ad appena 26 centesimi dall'azzurro, poi ha perso un po' nel finale.
Paris ottiene così la vittoria numero 10 in carriera, a una sola lunghezza da Giorgio Rocca, mentre raggiunge Max Blardone a quota 25 per numero di podi, all'ottavo posto complessivo nella classifica italiana, quinto considerando solo gli uomini.
Per l'Italia è la doppietta numero 19 nella Coppa del mondo maschile, a cui vanno aggiunte le cinque triplette: l'ultima volta fu ad Aspen nel 2017, sempre con Paris vincitore e Peter Fill dietro di lui.
Qui a Bormio, sul podio, a fare compagnia ai due azzurri c'è Beat Feuz, campione del mondo e detentore della coppa di specialità.
A completare la giornata trionfale ci hanno pensato anche gli altri italiani. Ottima prova di Matteo Marsaglia, che aveva saltato la prova di giovedì per un risentimento al ginocchio, e ha chiuso 19esimo, partendo con il pettorale numero 55, ottenendo così il suo miglior risultato stagionale in discesa, dove non faceva così bene dal sesto posto di Garmisch bel gennaio 2016.
Si sono difesi alla grande Mattia Casse ed Emanuele Buzzi, entrambi tra i primi trenta. Fuori dalla zona punti Werner Heel e Federico Paini, che era al debutto in Coppa del mondo.
Davide Cazzaniga era partito bene, ma sfortunatamente è uscito dopo il secondo intermedio.
Domani, sabato 29 dicembre, si replica alle 11.45 con il superG che torna a Bormio dopo dieci anni (diretta tv su Rai 2 ed Eurosport 1).
Intanto, con Marcel Hirscher saldamente al comando con 620 punti, la classifica di Coppa del mondo cambia alle sue spalle con Kristoffersen che subisce un doppio sorpasso: Max Franz, oggi dodicesimo, si porta in seconda posizione a quota 363 e Aksel Lund Svindal, anche lui dodicesimo con lo stesso tempo di Franz, è terzo a 355.
Christof Innerhofer resta il miglior azzurro e sale in undicesima posizione a 269 punti, mentre Paris è dodicesimo a quota 266. Domme diventa però terzo nella classifica di discesa con 196 punti contro i 260 di Beat Feuz e i 222 di Max Franz.
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