La Coppa del Mondo di Salto con gli Sci torna in Val di Fiemme
Salto speciale: intervista all’altoatesino Alex Insam e al trentino Davide Bresadola
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La Coppa del Mondo di Salto con gli Sci torna in Val di Fiemme assieme alla «garanzia» Combinata Nordica, e dall’11 al 13 gennaio se ne vedranno delle belle.
Se i principali esponenti azzurri tra i combinatisti sono Alessandro Pittin e Samuel Costa, per quanto riguarda il salto le speranze italiane sono riposte sull’altoatesino Alex Insam, sul trentino Davide Bresadola e sul friulano Sebastian Colloredo.
Insam è nato a Bressanone ed è residente a Selva di Val Gardena, fratello minore di Evelyn, altra apprezzata saltatrice.
Alex, obiettivi per questa stagione?
«Vorrei riuscire ad entrare nella finale di tutte le gare e finire nei 30 in classifica generale.»
Pronto a tornare in Val di Fiemme? Come ti trovi sul trampolino di Predazzo? Descrivicelo un po’…
«Mi trovo bene, e spero di riuscire a fare una bella esperienza. Direi che sul trampolino mi trovo abbastanza a mio agio, ho già saltato lì ma le condizioni non sono sempre ideali e bisogna sapersi gestire.»
Come sono i rapporti con tua sorella Evelyn, vi consultate?
«Abbiamo un buon rapporto, aiutarsi a vicenda con qualche consiglio è utile.»
Chi pensi sia il favorito di quest’anno?
«Penso che Kobayashi possa fare una grandissima stagione, però immagino che Stoch finirà la stagione come campione assoluto.»
Tu e Costa siete degli apripista per tutto il movimento del salto in Alto Adige in generale e in Val Gardena in particolare, è così?
«Noi ce la mettiamo tutta e speriamo che in futuro si possa far bene ispirando anche le nuove generazioni.»
In terra trentina si «plana» che è un piacere e a difendere i colori dei locals ci sarà Davide Bresadola, un ragazzo entusiasta, che certamente ha a cuore quello che fa e la propria passione per il salto con gli sci. Originario della Val di Sole, ora «apolide» come tutti gli atleti di Coppa del Mondo, è pronto a «tornare a casa.»
«Non vedo l’ora e sono felicissimo che la Val di Fiemme abbia riconquistato il prestigio internazionale che merita nel salto. Mi aspetto di vedere tanti tifosi trentini ed italiani a sostenerci, visto che gli stranieri ci saranno certamente. Il ritorno del salto in Val di Fiemme è occasione unica per conquistare più appassionati.»
Il trampolino di Predazzo HS135 è un’eccellenza agonistica, ma allo Stadio del Salto c’è anche una novità, un nuovo trampolino…
«La costruzione del trampolino K60 è fondamentale – prosegue Bresadola - e sono contento che finalmente ci siamo, per me era assurdo che ad un centro come Predazzo mancasse un trampolino di simile importanza. È il trampolino scuola per eccellenza, dove cominci a provare le prime sensazioni vere di volare, un trampolino che poi durante tutta la carriera non abbandonerai mai! Ora ci sono le basi per qualcosa di buono.»
Da una novità attesa con ansia ad una garanzia, l’HS135, un trampolino…
«Direi particolare – sostiene Bresadola - quasi unico. Conservo sensazioni speciali ma bisogna saperlo domare, è come un cavallo di razza, oltre al fatto di aver scritto pagine di storia ospitando eventi prestigiosi.»
Davide Bresadola ha una storia particolare, ma non è il primo ad essere passato dalla combinata nordica al solo salto con gli sci.
«Sono partito con la combinata, il fondo mi piaceva molto, ma si vedeva subito per quale disciplina ero più portato. Da combinatista ho partecipato alle mie prime Olimpiadi a Torino e mi sono arruolato nel Centro Sportivo Esercito, quindi ho deciso di passare al salto e la scelta si è rivelata corretta.»
Quali sono i tuoi punti di forza e quelli di debolezza?
«I miei punti di forza penso siano sempre stati la sensibilità, la naturalezza e l’istinto nel mio gesto tecnico a discapito della forza, il mio punto debole sicuramente il fatto che per essere al top ho bisogno che tutti i pezzettini combacino. Diciamo che a me basta veramente poco per saltare benissimo o malissimo, nel mio caso le mezze misure non esistono!»
Sport, divertimento e tanta musica gli altri protagonisti dall’11 al 13 gennaio in Val di Fiemme, e chi vorrà fare un regalo di Natale originale potrà acquistare i biglietti d'entrata per assistere alle gare di sabato e domenica, oppure l'ingresso all'area VIP Hospitality, la Terrazza Panoramica dello Stadio del Salto di Predazzo, dove si potrà godere di una vista mozzafiato sui trampolini, gustando un calice di bollicine Cavit Trento DOC accompagnato da apericena.
L'entrata è giornaliera e vi è la possibilità di fare un upgrade per l'area VIP delle gare di Combinata Nordica del medesimo weekend (un brunch dolce e salato servito la mattina).
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